Lugo, il dirigente del Liceo: "La solidarietà e l'impegno dei giovani sono valori preziosi"

Il dirigente del Liceo di Lugo Giancarlo Frassineti ha scritto una accorata lettera aperta in omaggio all'impegno di tanti giovani dopo la rovinosa alluvione dei giorni scorsi: "Abbiamo vissuto una drammatica emergenza alluvionale, che ha colpito tutto il nostro territorio, con gravi, anche gravissimi, disagi materiali e emotivi, provando paura per eventi fuori controllo, temendo per noi e per i nostri cari.
Tanti di noi hanno subito l’allagamento dell’abitazione, la perdita di oggetti cari, di riferimenti, servizi, beni della propria confortante quotidianità, dove abbiamo costruito la nostra comfort zone, con faticose operazioni di ripristino ancora in corso. Molti sono stati costretti a lasciare le proprie case, alloggiati da conoscenti. Le nostre vite hanno subito un improvviso e inaspettato stravolgimento.
Eppure, questi drammatici eventi hanno fatto emergere un aspetto valoriale di grande rilevanza: la solidarietà, l’altruismo, l’impegno generoso nel supportare chi è in difficoltà, con i nostri giovani organizzati in gruppo di lavoro, come abbiamo fatto anche noi educatori.
«Ex malo bonum», «Da un male può nascere un bene», citando Sant’Agostino. Un evento negativo, anche fortemente negativo, vissuto come un atto avverso irrimediabile, può tramutarsi in seguito in una opportunità, portandoci a rivedere le nostre precedenti scelte, i nostri approcci alla realtà, modificandoli, migliorando profondamente noi stessi.
Abbiamo riscoperto che No man is an island, Nessun uomo è un’isola, mutuando da John Donne; sapere cogliere la nostra singolarità come parte di un insieme più grande, sentendo il dolore delle persone che ci circondano come parte della nostra stessa sofferenza, cogliendo empaticamente il dolore senza esserne indifferenti.
Volontari da ogni parte sono confluiti per portare il proprio aiuto, il proprio sostegno; insieme a loro, i tanti nostri giovani volontari hanno reso orgoglioso il nostro territorio per l’aiuto prestato a chi era più in difficoltà, ripristinando case, strade, aree pubbliche.
Nella terza strofa della lirica La ginestra o il fiore del deserto, testamento lirico-filosofico di Giacomo Leopardi, dopo aver contestato chi si rifiuta di riconoscere la debolezza umana, il poeta recanatese invita gli uomini a stringere legami di solidarietà sociale, la “social catena”, per far fronte comune contro le avversità prodotte dalla Natura matrigna. La civiltà assume un valore positivo, perché la “social catena” permette agli uomini di reagire all’ingiustizia della natura.
Essere comunità, solidali con gli altri, pronti a sostenere generosamente chi è in difficoltà; la drammatica emergenza alluvionale ci lascia, insieme agli ingenti danni materiali e emotivi, questo messaggio sempre valido, in ogni tempo".
