Lugo, ignoti sparano fuochi d’artificio davanti alla Rocca, paura e polemiche. E l’erba del giardino è sempre più secca

Lugo

Il giardino ai piedi della Rocca è talmente delicato e così suggestivo che a vietarne l’utilizzo, forse in maniera un po’ eccessiva, è intervenuta anche la Soprintendenza, inibendo quegli spazi verdi agli stand di qualsiasi iniziativa. Possono però continuare a devastarlo i baby calciatori sotto gli occhi dei familiari accondiscendenti, dunque i veri responsabili, e i piccoli vandali, talvolta non così giovanissimi.

Un po’ come è successo l’altra notte quando a bruciacchiare il già arido prato, o ciò che ne è rimasto, ci ha pensato un gruppo di ragazzi che ha utilizzato quello spazio come rampa di lancio per dei fuochi d’artificio.

A mezzanotte in punto, o quasi, due violente scariche oltre ad aver fatto tremare i vetri hanno colorato il cielo e affumicato l’aria e ciò che c’era vicino. La deflagrazione si è sentita a centinaia di metri, ma nessuno pare aver allertato le forze dell’ordine per capire cosa stava succedendo.

Pare invece, ma per ora è un’ipotesi, che gli artisti dei botti forse volevano festeggiare il compleanno di qualcuno che stava trascorrendo la serata nel locale al di sopra di quelle mura, come sembrerebbero confermare la puntuale tempistica, la fuga all’interno della Rocca dei due artificieri e gli applausi della clientela sovrastante. Secca la smentita dei gestori, che anzi confermano di essersi presi paura per quell’enorme frastuono.

Non resteranno comunque impuniti: tramite gli agenti della Polizia locale, il Comune di Lugo sta visionando le immagini degli impianti di videosorveglianza per risalire all’identità dei responsabili e per gli opportuni provvedimenti. Resta il fatto che - potrebbero averlo pensato gli stessi petardari vedendolo così malconcio - quello spiazzo tutto sembra tranne che un giardino pregiato sul quale solo alle farfalle è concesso posarsi.

Ed evidentemente è così anche per l’Amministrazione comunale visto che, anche se può essere incredibile, non è in funzione un impianto di irrigazione e nessuno lo ha mai annaffiato. Scontato quindi che il fu bel giardino, come ogni anno, sembri sempre di più un’area desertificata: in un ampio spazio, peraltro, è talmente sterrato e fatiscente che ormai quelli delle partitelle lo snobbano, preferendo il cemento delle piazze adiacenti.

Sembra invece un impeccabile campo da golf l’altro giardino del centro storico, quello di piazza Savonarola. Qui però l’irrigazione gestita da terzi è ottimale e i cartelli vietano l’accesso agli animali e l’attività sportiva. In realtà, ma forse è la sua salvezza, è anche molto poco conosciuto.

Nella piazza centrale invece il calcio è tollerato, con buona pace di chi vorrebbe veder applicati i divieti.

Per stoppare qualsiasi derby servono concerti importanti, ai cui maestri evidentemente poco importa dell’età dei giocatori, o cerimonie d’eccezione.

Una polemica che torna periodicamente, sollevata non solo da residenti ed esercenti ma anche da chi quei luoghi li frequenta per una passeggiata serale, proprio perché quelle palle finiscono anche in mezzo alla gente, rischiando di far cadere chi è in bici o fare male ai bambini più piccoli.

Solamente due anni fa, per ovviare al problema l’Amministrazione aveva provveduto alla semina del prato, delimitando l’area con dei cartelli nei quali si ribadiva che era vietato calpestare l’erba e accedervi con i cani. Sta di fatto che in quell’occasione invece di darli al pallone i calci erano arrivati ai paletti della segnaletica: abbattuti dopo nemmeno una giornata.

E il problema si ripresenta ogni anno, soprattutto nel periodo estivo. Tuttavia, pare che la Rocca stia valutando concretamente una soluzione.

«Abbiamo in programma una riqualificazione dell’area - conferma l’assessora al Verde pubblico, Veronica Valmori - che volevamo già iniziare lo scorso autunno. Purtroppo per una serie di motivi non è stato possibile rispettare quella tempistica, ma stiamo ragionando sul da farsi. È un dato di fatto che, purtroppo, sia l’impianto di irrigazione che l’illuminazione siano costantemente danneggiati. Provvederemo dunque alla sistemazione dell’intera area verde che vogliamo rimanga comunque accessibile per la socialità. Sicuramente in maniera più rispettosa».

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