Lugo, commercianti e artigiani chiedono più aiuti per le imprese

Lugo

Unione delle quattro associazioni di categoria per la Bassa Romagna (Confartigianato, Confcommercio Ascom, Confesercenti e Cna) nel chiedere ascolto e impegno a un’altra unione, quella dei Comuni. Il poker di sigle ha stilato un elenco di idee e proposte, con l’obiettivo di guardare oltre le emergenze odierne e programmare lo sviluppo socioeconomico del territorio. Già, perché da qui a un anno di cambiamenti ce ne saranno tanti, in primis quello dei sindaci alla guida dei rispettivi nove comuni.

E quattro sono anche i punti su cui il documento congiunto presentato insiste maggiormente.
In riferimento all’Unione si chiede un maggiore sostegno alle imprese attraverso bandi specifici e agevolazioni fiscali, «una necessità per garantire la tenuta di un tessuto produttivo forte e innovativo e di quella rete commerciale particolarmente sofferente per imposte locali e caro affitti».

Non meno importante l’esigenza di fare squadra per una proposta turistica adeguata, fondata su qualità e identità degli eventi.
Il miglioramento dei collegamenti stradali e delle piste ciclabili è l’altra grande richiesta che le associazioni vorrebbero vedere esaudita con i fondi del Pnrr e gli altri investimenti futuri.

A tal proposito, una dura critica arriva sul Piano urbanistico generale, il tanto atteso Pug.
«Non c’è stata finora adeguata condivisione e informazione riguardo uno strumento fondamentale per le scelte di sviluppo – rimarcano le associazioni imprenditoriali – che deve contenere scelte chiare per definire regole adeguate ai bisogni attuali. Uno strumento rapido, flessibile e utile al vero sviluppo e alla riqualificazione dei centri storici come delle aree produttive».

E ancora: completare la digitalizzazione, semplificare i procedimenti amministrativi, attuare un welfare che possa sempre più aiutare la effettiva conciliazione vita-lavoro, avvicinare il mondo del lavoro alla formazione e l’orientamento professionale.

Rapido deve essere l’intervento mirato nei centri storici, «puntando sulla mappatura dei locali sfitti, uno scouting sulle attività mancanti e una migliore gestione del decoro, partendo proprio dalla gestione dei rifiuti che ha sicuramente reso meno belli i centri dei nostri paesi. Senza dimenticare la lotta all’abusivismo».

Il documento - illustrato a tutti i sindaci - si conclude richiamando i temi della partecipazione e concertazione, fondamentali in chiave di rappresentanza e di fattivo supporto alla politica locale.
«Le imprese della Bassa Romagna intendono far sentire la propria voce mettendosi a disposizione come interlocutori – sottolineano le quattro sigle - indicando la strada da percorrere e soprattutto la velocità da mantenere. I temi del lavoro e dell’identità devono essere prioritari nell’agenda della politica locale ricercando attrattività, sostenibilità e innovazione».

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