Lugo, chiudono la scuola senza preavviso. Genitori infuriati

Ogni anno un buco da decine di migliaia di euro e così la scuola paritaria “Maria Ausiliatrice” di Lugo chiude i battenti. Un annuncio che ha lasciato senza parole le circa centodieci famiglie che avevano già iscritto i loro figli al prossimo anno. A quella cifra infatti ammontano i bambini che tra nido, materna e le cinque classi della primaria frequentano l’istituto, gestito ormai da sei anni dalla cooperativa Progetto crescita, facente parte del consorzio Solco di Ravenna.
Troppi debiti
Ad essere indignati ieri mattina erano tutti i genitori che varcando l’ingresso hanno appreso della decisione dalle maestre, forse loro ancora più deluse. Già perché giovedì sera si è tenuto un consiglio d’istituto straordinario nel quale i vertici della cooperativa hanno ufficializzato lo stop. Peraltro è dai primi di gennaio che l’opzione chiusura era sempre più realistica: per scongiurarla si sono cercate varie soluzioni, tra cui un nuovo gestore, che hanno visto l’interessamento anche dell’Amministrazione comunale. Troppi i debiti da sanare, solo quest’anno circa 160mila euro. Quando la cooperativa si insediò nel loro planning la cifra di pareggio era fissata a 170 iscritti, una quota mai raggiunta e che dai centocinquanta di picco era sprofondata a poco più di un centinaio.Le parole dei genitori
«Sono sconvolta – racconta Chiara uscendo dalla scuola con i figli –. Me lo ha detto in mattinata la nostra rappresentante di classe, senza sapere il perché. Io qui porto il mio bimbo piccolo di quattro anni e sua sorella di nove: non so come dirglielo e non so come farò per il prossimo anno. Martedì ci ritroveremo tutti qui per un’assemblea, ma ormai hanno già deciso tutto loro». «A me lo hanno detto questa mattina le sue dade – spiega Elena Sangiorgi, rappresentante di classe della sezione nido –. Sappiamo che il motivo riguarda le ingenti perdite economiche, ma questo non attenua la nostra rabbia. I bimbi stavano bene qui. Siamo tutti delusi». «Ora dovremo reinserire i nostri bimbi – si disperano piangendo Valeria e Laura, entrambe con figli di tre anni – sperando di trovare persone fidate come erano le loro dade». «A noi lo hanno comunicato da una decina di giorni – racconta arrabbiato il personale scolastico –. Speriamo di poter essere ricollocati, anche se ci dispiace troppo dover abbandonare i nostri bambini, coi quali si era creato un rapporto bellissimo. Serviva più trasparenza, indubbiamente».Le parole del Solco
«C’è tanto rammarico anche da parte nostra – spiega il direttore generale del consorzio Solco, Giacomo Vici – perché ci abbiamo provato in tutti i modi. Abbiamo investito tanto in questa scuola, sia in termini economici (350mila euro per adeguare gli impianti) che di energie. In questi mesi abbiamo cercato di seguire un percorso per ricollocare chiunque. Le quote d’iscrizione verranno completamente riaccreditate a breve».«La chiusura di una scuola è sempre un grande dolore – commenta l’assessore Luigi Pezzi –. Per quanto la “Maria Ausiliatrice” non sia di competenza dell’Amministrazione comunale, è indubbia la ricaduta che questa vicenda avrà sul territorio, sui bambini, sulle famiglie e sulle altre scuole. Siamo quindi impegnati al massimo per far sì che questo passaggio possa risolversi nel miglior modo possibile».