Lugo, "Bosco della Memoria" per le vittime del covid

Lugo

Un “Bosco della Memoria” nella zona antistante al nuovo ampliamento del cimitero per onorare i morti della pandemia: l’idea era partita dal Lions Club lughese già l’anno scorso, quando il presidente del comitato dei service era l’avvocato Paolo Vitiello (carica attualmente ricoperta da Elena Sgalaberna), ma ora entra nel vivo e entro la metà di aprile dovrebbero partire i lavori per la realizzazione dell’area verde. Solo pochi giorni fa, infatti, il Lions Club ha presentato al Comune la richiesta ufficiale per dare vita al bosco: un’istanza che è stata accettata dalla Giunta comunale con una apposita delibera.

Nel testo del documento si può leggere che il memoriale per le vittime del covid sarà costituito da due doppi filari di aceri, che andranno così a formare una sorta di percorso nella parte recentemente rinnovata del camposanto di Lugo: «L’iniziativa – afferma Vitiello – unisce memoria e ecologia». Oltre ai filari di aceri, è prevista anche la collocazione di altre piantine, già acquisite dal Club attraverso il bando “Mettiamo radici per il futuro”, da inserire, si prosegue nella delibera, «in sostituzione degli alberi del bosco del cimitero», con la precisazione che «i cespugli verranno piantumati nell’area di riequilibrio ecologico delle buche Gattelli». Insomma, la nascita del “Bosco della Memoria”, oltre ad avere un forte valore simbolico nella città che vide l’ospedale Umberto I in prima linea durante il biennio pandemico, porterà anche al pieno utilizzo di un’area che era rimasta vuota, e in una chiave coerente con gli spazi circostanti. Tra le città italiane che hanno portato avanti progetti simili, va segnalato il “Bosco della Memoria” creato a Bergamo, tra i Comuni più colpiti della prima, drammatica fase della pandemia.

A farsi carico dei costi per la realizzazione dell’iniziativa, compresi l’impianto di irrigazione e la posa di una targa commemorativa, sarà lo stesso Lions Club: la spesa complessiva viene stimata in 5.780 euro più Iva, per un totale di poco più di 7mila euro. Gli oneri di manutenzione, misurati in 500 euro all’anno, spetteranno invece all’Amministrazione comunale.

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