Lugo, addio ad Alessandro Galli, fu presidente del Baracca e manager di Johnny Cecotto

Lugo

Lugo piange il suo presidente. Alessandro Galli, 83 anni, è scomparso nella nottata tra mercoledì e giovedì all’ospedale di Lugo, la città che con passione e tenacia riuscì a portare anche sulle schedine del Totocalcio. Già, perché sotto la sua presidenza l’allora squadra del Baracca riuscì ad approdare in serie C1. Era il campionato ‘89/’90 e in panchina c’era Alberto Zaccheroni. Un vero miracolo di quell’assicuratore che cominciò la sua avventura nello sport col motociclismo, da semplice appassionato a consigliere della Federazione Motociclistica Italiana, passando per una brillante parentesi come manager del campione mondiale Johnny Cecotto.

Dalla passione per le due ruote, a metà degli anni ’80, arrivò l’incontro con l’industriale lughese Rino Melandri e il faentino Primo Guidani. Nasce la favola del Baracca Lugo, quegli undici bianconeri che quando scendevano in campo correvano più forti e grintosi del cavallino rampante che li rappresentava. L’intuizione di Galli nell’ingaggiare Zaccheroni fu il vero gol della vittoria. E così la città arriva «a un passo dalla serie B», come Galli aveva auspicato in qualche dichiarazione. Gli amici lo chiamavano col soprannome “E’ Gallion”, ma per i suoi calciatori era solo “il Presidente”. I tifosi invece preferivano omaggiarlo con un coro inequivocabile: “C’è solo un Presidente”.
Le sue imprese, farcite di tanti aneddoti, le ha riportate anche l’amico, nonché viceallenatore della squadra bianconera, Doriano Tamburini nel libro “Baracca, che anni quegli anni”. La cronologia di una favola calcistica iniziata proprio da quella triade presieduta da Galli, che guidò la squadra fino a metà degli anni Duemila.

«Nel calcio è stato un grande presidente, molto sanguigno, con la voglia e la pretesa di vincere, sempre – lo ricorda Tamburini –. Il mio libro gli è piaciuto molto, ma non è riuscito a venire alla presentazione perché si era fatto male. Nemmeno una settimana fa mi ha chiamato per sincerarsi delle condizioni di salute di Zaccheroni e ci eravamo promessi una cena tutti assieme. Purtroppo non la faremo, ma il suo ricordo non svanirà mai».
«Di frasi iconiche ne ha dette molte – prosegue – soprattutto negli spogliatoi al termine di partite non troppo brillanti. I giocatori gli hanno sempre voluto bene e quando li ho informati della sua scomparsa sono rimasti senza parole».
«Alessandro Galli è il simbolo di una fase irripetibile del calcio lughese – ha dichiarato il sindaco Davide Ranalli –, il Baracca Lugo che ai tempi della sua presidenza arrivò a risultati straordinari. Lo ricordiamo con gratitudine e affetto per quelle imprese epiche e per la capacità che ha dimostrato. Il suo nome, la sua presidenza, rimarrà nel cuore dei lughesi».
Il feretro di Galli, che lascia la moglie Renata e i figli Davide e Matteo, verrà esposto alla camera mortuaria dell’ospedale di Lugo nella sola giornata di domenica (a partire dalle 8). Il funerale si svolgerà lunedì in forma privata.

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