Lugo, a rilento le vendite nei negozi per le festività

Lugo

Per ora tutto fa pensare che anche per i commercianti di Lugo non sarà un Natale con i fiocchi. Scongiurati quelli di neve, quelli sui pacchi regalo finora non sono stati quelli auspicati. L’andamento lento, come direbbe Tullio De Piscopo, non è generalizzato, però riguarda sicuramente la maggioranza di quelli interpellati nel pomeriggio di ieri.

I più delusi sembrano essere quelli del centro commerciale Globo, i cui commenti tendono a uniformarsi: «È assurdo essere ancora senza il parcheggio sotterraneo in queste giornate. Sono passati sette mesi e il tempo per ripristinare le scale mobili e gli spazi per le auto c’è stato. E tutti questi rinvii non sono più tollerabili».

Il riferimento è al parcheggio interrato dell’Ipercoop, andato completamente sommerso nel maggio scorso. Quasi un colpo di grazia, dopo l’interdizione dell’altro grande parcheggio di piazza XIII Giugno.

Tra i negozianti del Globo il lieve calo – che viene attribuito anche alle spese sostenute dalle famiglie per i danni dell’alluvione – è lamentato in prevalenza da chi vende abbigliamento.

Sugli stessi livelli dell’anno scorso invece la libreria e la profumeria, ma anche chi vende il cosiddetto “regalo utile”, dall’intimo all’elettrodomestico.

Un sentore che sembrerebbero replicare anche gli esercenti dell’altro grande centro commerciale coperto solo dal cielo, e dalle logge, quello del Pavaglione. Tengono le profumerie, sorridono le scarpe e aspettano uno sprint finale i negozi di abbigliamento, penalizzati anche dal clima anomalo.

«In giro c’è poca gente – ci dicono alcuni di loro, ai quali si associano i commercianti delle vie adiacenti alla piazza – e questo non è un buon segno. Probabilmente è l’impatto dell’alluvione sulle tasche di molti, ma è anche vero che non è stato fatto abbastanza per convogliare in centro la clientela. Dall’agevolazione per il parcheggio alle attrazioni fisse».

Brilla di luce propria invece Liverani Abbigliamento, ma solo per il fatto che da anni le luminarie che incorniciano il negozio sono una delle attrazioni lughesi.

«Registriamo sicuramente anche noi una lieve flessione nelle vendite natalizie – confermano i titolari – mentre nei mesi scorsi non abbiamo avuto problemi, grazie anche agli abiti da cerimonia».

E poi ci sono i giochi, quelli che generalmente non dovrebbero sentire nessuna crisi. Ma questo accade solo nel paese dei balocchi.

«Sono anni che le vendite sono in calo – spiegano dal Sogno del Bambino, che fino a domani sera prenderà le prenotazioni per le consegne che effettueranno dei veri Babbi Natale la sera del 24 dicembre – ma non è solo colpa dell’alluvione. I nostri fornitori ci dicono che è una tendenza a livello europeo: non è più l’unico momento in cui fare i regali e, per restare in tema, il calo della natalità non poteva che portare a questo».

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