A Lugo oltre 10mila famiglie aderiscono ai gruppi di controllo di vicinato

Lugo

LUGO. Tempi duri per ladri e malfattori: nel comprensorio lughese tantissimi occhi in più tengono monitorata la situazione grazie ai gruppi di controllo del vicinato.
«Possiamo contare 3.000 famiglie a Lugo e 10.000 nella Bassa Romagna che hanno aderito a questa forma di controllo preventivo»: a dirlo è Roberta Bravi, la lughese vicepresidente dell’Associazione nazionale controllo di vicinato (Ancdv), la prima che a Lugo, nello specifico a Bizzuno, con coraggio e lungimiranza espose il caratteristico cartello nero e giallo fuori dalla propria abitazione.
«Ancdv è una rete associativa, composta da associazioni di volontariato, di promozione sociale, enti vari che si occupano di prevenzione e sicurezza in ogni sua accezione e di gruppi di controllo di vicinato – riferisce –. Quest’ultimo funziona attraverso due azioni: prevenzione (i gruppi nascono soltanto a seguito di incontri di formazione tenuti da noi o dalle forze dell’ ordine ) e comunicazione».

Come funziona

In pratica è davvero molto facile, come si capisce dalle parole di Roberta Bravi nel puntualizzare che «sostanzialmente il gruppo è utilizzato soltanto per le segnalazioni inerenti alla sicurezza del territorio. Prima di allertarlo si segnala al 112 quel che sta accadendo; anche se sembra di poca importanza, meglio una segnalazione in più che una in meno. Quando qualcuno segnala qualcosa, gli altri evitano risposte di mera conferma, al contrario sono utili risposte del tipo: “l’ho visto anch’io in via cimitero”, oppure “sono appena passati davanti alla chiesa”. In questo modo si aiutano le forze dell’ordine a sapere in tempo reale gli spostamenti delle persone segnalate».
Nella sola Lugo ci sono oltre 35 gruppi, suddivisi in piccole zone nelle quali è più facile captare qualcosa di diverso dalla solita routine; i gruppi comunicano in sinergia con chat su whatsapp e nei casi accertati i referenti provvedono a pubblicare l’alert sulla loro pagina facebook.

Raccolta di adesioni

Ogni zona ha il proprio sistema e quindi le adesioni vengono raccolte in maniera diversa in ogni comune: attraverso moduli depositati in comune, adesioni alla polizia Locale oppure direttamente dai referenti.
Sono davvero molte le abitazioni lughesi nelle quali poter trovare il famoso cartello. Quasi tutti ci dicono che già il cartello è un buon deterrente perché spaventa i potenziali delinquenti e li informa che in tutta quella zona ci sono persone pronte a segnalare qualsiasi movimento sospetto.
«Non costiamo niente, facciamo solo del bene e aumenta anche l’ autostima» , queste le parole di Marco, residente a Lugo Est, nel ricordare come pochi anni fa qualche amministratore locale era addirittura dubbioso se non contrario a questi gruppi. La Bravi sottolinea inoltre che «i gruppi non sono ronde perché nessuno esce di casa per pattugliare il territorio, è un controllo passivo e non attivo».
La realtà lo conferma, questi gruppi sono apprezzati da tutti e sempre più persone ne vogliono far parte, chi per senso di comunità e chi perché davvero esasperato, soprattutto nelle frazioni e nelle aree meno trafficate.

Bloccati tentativi di furto

Il loro apporto è fondamentale e costruttivo; recentemente sono stati interrotti alcuni tentativi di furto in abitazione grazie a vicini di casa che, sentiti alcuni rumori, hanno chiamato le forze dell’ordine avvisando i vicini della segnalazione effettuata. Gli ultimi episodi sono avvenuti a Lugo Est (via Landi) e a Barbiano.
Da Lugo arriva quindi un ottimo esempio di cittadinanza attiva e salvaguardia del territorio che in molte città limitrofe viene analizzato per poi diffonderlo nelle altre comunità; un’ integrazione a costo zero della sicurezza nostrana.

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