Da Lugo aiuti per sostenere i bambini del Bangladesh

Adesso è dalla città di Lugo che partiranno aiuti e sostegno per i bambini del Bangladesh. Ieri mattina infatti è stata inaugurata la nuova sede dell’associazione di volontariato Pang’ono Pang’ono, in corso Mazzini 26/D, impegnata da anni nel sostegno concreto alle comunità più fragili e nella promozione di una cultura della solidarietà e dell’ascolto anche nel territorio locale.
«Questa nuova sede non è solo un ufficio – ha spiegato la presidente dell’associazione, la lughese Angela Dall’Olio - è un luogo in cui accogliere idee, costruire ponti tra le persone e dare voce a chi spesso non ne ha. Noi crediamo che l’amore e la solidarietà generino un movimento vitale, capace di trasformare la vita di chi dà e di chi riceve. L’apertura della nuova sede rappresenta un punto cruciale per la nostra associazione, siamo entusiasti dell’accoglienza ricevuta. Pang’Ono ha una lunga storia e ancora tante idee da realizzare. La nostra porta è aperta, per chiunque abbia desiderio di collaborare».
L’associazione è nata e si è sviluppata in Toscana grazie a un cospicuo staff di volontari impegnati direttamente. Ed ora la scelta di continuare questo percorso e incrementarlo ancora di più spostandosi a Lugo.
Tra i vari progetti di Pang’ono Pang’ono (che nella lingua africana ripetuto due volte significa “piano piano”) si contano 6 scuole nei villaggi rurali della divisione di Khulna in Bangladesh, capaci di accogliere oltre 1000 bambini.
Ma anche una casa famiglia che ospita 30 ragazzi provenienti da storie di estremo disagio e profonda povertà, una rete capillare di adozioni a distanza, un impianto di potabilizzazione nel villaggio di Shibnogor capace di arrivare a quasi 300 famiglie per un totale di 1300 persone, e un centro di fisioterapia a Botyagata.
«Aver scelto Lugo ci rende orgogliosi – ha commentato prima del taglio del nastro la sindaca di Lugo Elena Zannoni – perché la loro è un’organizzazione che ha deciso convintamente di trasferirsi nel nostro territorio. Ma è anche linfa nuova per il nostro volontariato locale, perché avere una visione internazionale può essere d’aiuto. Li supporteremo certamente nei loro progetti, che peraltro sono anche una sorta di promozione della pace e dei rapporti di convivenza e sostegno fuori dai confini nazionali». A.C.