Cotignola, maxi impianto per le automobiline elettriche da Formula 1

Erano gli anni ‘60 quando sul mercato dei giocattoli fecero la loro comparsa le piste delle automobiline elettriche. Le cosiddette slot car diventarono presto il sogno di ogni bambino, al primo posto nelle richieste a Babbo Natale o per il compleanno. A volte le portava anche la Befana.
Erano a due o quattro corsie e le migliori le produceva la Politoys di Milano, poi diventata Polistil, specializzata in automodellismo.
Sbandate e sportellate
Quei bambini di allora si ritrovavano e si davano battaglia a suon di sbandate e sportellate, una passione che non è affatto scomparsa a Cotignola, dove grazie alla tenacia di alcuni fedelissimi oggi ultracinquantenni sarà inaugurata il 25 febbraio (ore 15) una mega pista di 50 metri e sei corsie: un “impianto sportivo” sui generis, super accessoriato, presso il Circolo Anspi, in corso Sforza 18.
Sarà in grado di ospitare gare nazionali e internazionali. Sì perché quel gioco nel frattempo è stato regolamentato, diventando una disciplina con tanti appassionati nel mondo, pronti a sfidarsi negli scenari più accattivanti. Quella di Cotignola sarà la pista più grande e attrezzata di Romagna e in questi giorni si stanno rifinendo i dettagli.
Tutto computerizzato
«Al circolo Anspi – riferisce Luca Dalmonte uno dei promotori del Club Mrc (Mini racing car) – abbiamo trovato l’ambiente giusto: siamo nati a Lugo, poi abbiamo fatto tappa a Forlì e a Castiglione di Ravenna, ma per il nostro progetto avevamo bisogno di spazi ampi che abbiamo trovato a Cotignola. Molti di noi sono di queste parti e oltretutto siamo facilmente raggiungibile dal Bolognese, dove esistono altre realtà».
Il Club organizzerà eventi e gare richiamando competitor anche europei, unendo il piacere ludico alla competizione su un impianto gestito da un sistema computerizzato in grado di seguire tutte le fasi, dalle prove libere, alle qualifiche, alla gara, proprio come un vero Gran Premio.
Smanettando al pulsante
«I modelli delle automobiline, oggi come 60 anni fa – spiegano Andrea Gulminelli e Alberto Aloisi, altri due pionieri del Club – riproducono fedelmente i bolidi della Formula 1, oppure i prototipi della 24 Ore di Le Mans o dei rally. Di certo l’avvento delle play station e l’era digitale ci hanno un po’ offuscato, però siamo rimasti in vita e adesso c’è un rinnovato interesse. Continuiamo a divertirci così, smanettando al pulsante di guida».
Dagli anni 2000 in poi soprattutto negli Usa, il mercato ha iniziato a rendere sempre più rifinite e performanti modelli e impianti, facendosi notare nel panorama del motorsport.
Innovazioni e digitale
Poteva la Romagna dei motori restare immune a questa new age? Assolutamente no. Così nell’era delle auto elettriche ecco molti giovani approcciarsi a questa disciplina vintage, ma revisionata, alimentando il turn-over, stimolati dalle innovazioni tecnologiche e dal digitale applicato.
«Crediamo di avere superato il momento di stanchezza – concludono i promotori del nuovo impianto –: così intese le piste hanno maggiori costi, ma inizia una nuova meravigliosa avventura».