Bagnara, inquinamento in un fossato

Lugo

Per risparmiare poche centinaia di euro per un corretto smaltimento, un cittadino provoca un danno da 30mila euro. È quello che è successo nelle campagne di Bagnara: qualcuno ha sversato in un fossato un’ingente quantità di una sostanza nera oleosa, apparentemente olio esausto; quella vistosa scia scura, lunga alcune decine di metri, è stata notata da un cittadino che ha prontamente informato Arpae di quello che appariva subito come un grave danno ambientale.
Immediatamente anche l’Amministrazione comunale si è recata sul posto per constatare, assieme ai tecnici regionali della Protezione ambientale, quello che era successo.

Dopo la denuncia contro ignoti sporta dal Comune sono partite le indagini sia per capire la natura di quello sversamento, sia per risalire al colpevole che dovrà risponderne sotto il profilo penale e civile. Il costo della completa bonifica del territorio infatti potrebbe aggirarsi su alcune decine di migliaia di euro. Tuttavia spetterà probabilmente al Comune provvedere in tempi brevi a ripristinare quell’area salvo poi rivalersi sul colpevole.

Il fossato, tuttavia, non si trova a ridosso della strada bensì tra alcuni poderi privati e quindi l’onere di ripristinare l’ambiente potrebbe anche spettare ad altri; i proprietari dei terreni, interpellati, hanno negato ogni responsabilità, aggiungendo di non aver visto nessuno poiché le loro abitazioni sono parecchio distanti dai rispettivi lotti.

«Abbiamo subito messo in sicurezza l'area – spiega il sindaco Riccardo Francone - per evitare che le eventuali piogge potessero peggiorare la situazione, in attesa di verificare l'iter successivo, sia quello per i privati che quello riguardante la sfera pubblica».

La situazione è stata illustrata nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Dopo quest’ultimo, peraltro, si è accesa una polemica sui social sul “perché la notizia non fosse stata resa pubblica” l’indomani della sua scoperta.

«Non essendo ancora chiari diversi elementi – spiega Francone - e per evitare il consueto rincorrersi di accuse sui social, si era ritenuto di non pubblicare, per ora, informazioni sui social. I gruppi consiliari invece erano stati informati preventivamente, proprio perché questa problematica ha comportato una variazione di bilancio di 30mila euro, soldi che erano destinati ad altro. Le prossime settimane saranno determinanti per capire se, nostro malgrado, dovremo occuparci noi del pagamento della bonifica, poichè chiaramente, anche alla luce di casi da noi conosciuti nei comuni limitrofi e da verifiche fatte, la possibilità che finisca per doversene occupare il pubblico è molto alta».

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