Bagnacavallo, molestata e palpeggiata con una bimba di 4 mesi in braccio

Afferrata per un braccio da due sconosciuti mentre nell’altro teneva la piccola bimba di soli 4 mesi: molestata, palpeggiata e costretta a subire inqualificabili avances a sfondo sessuale. E adesso in lei regnano la paura e lo shock per quei momenti di pura follia. Difficili da rimuovere, ma anche difficili da denunciare per l’altrettanto timore di spiacevoli conseguenze. È quello che è successo a Bagnacavallo a una giovane donna nella mattinata di mercoledì lungo la ciclabile che collega la città al Molino Quercioli.
Erano da poco passate le 10 quando la sua passeggiata è stata interrotta da due soggetti, che ha descritto come possibili magrebini, che avrebbero subito manifestato non certo buone intenzioni. E questo nonostante la presenza della neonata. Dal ponticello di legno in cui l’avrebbero adocchiata l’avrebbero “accompagnata” per diverse centinaia di metri, evidentemente limitandone la libertà, fino a quando la vittima non sarebbe riuscita a svincolarsi per poi dirigersi all’interno del molino e allertare le forze dell’ordine.
A raccontarlo, comprensibilmente indignato e pieno di rabbia, è il compagno della donna, che ha comunque trovato la forza di rendere pubblico quell’episodio di inaudita e spregiudicata violenza.
«In quei momenti non passava nessuno – ha scritto in un post del gruppo Facebook cittadino – e lei per paura che facessero qualcosa alla bimba li ha assecondati. La tenevano per un braccio e facevano apprezzamenti del tipo: “ma ti fai scopXre da un italiano? Ma ha il caXXo grande? E intanto pacca sul sedere e altri discorsi di questo tipo».
Una vicenda inquietante, una violenza fisica e psicologica che fortunatamente non è sfociata in qualcosa di ancor più drammatico. Forse solo grazie a quella luce solare che, tuttavia, non ha scoraggiato i due molestatori dal proseguire con i loro comportamenti disdicevoli.
«Non hanno neanche il ritegno di lasciar stare una donna con una neonata – tuona l’uomo terminando quel racconto -. Tutte le donne dovrebbero fare attenzione, perché c’è in giro gente che non si ferma nemmeno davanti ai bambini. Ho una rabbia addosso che nessuno può sapere».
E’ stato lui stesso ad anticipare la denuncia che avrebbe sporto ai carabinieri il giorno successivo. Ma di fatto così sembra non essere: la donna infatti, da quanto ha raccontato l’uomo, lo avrebbe pregato di non farlo perché ha paura di ripercussioni o visite inaspettate a casa. Volontà che il compagno ha deciso di rispettare.
In realtà, e non poteva che essere così, il suo sfogo e le centinaia di reazioni provocate – ma anche la stessa iniziale chiamata al 112 – hanno già fatto scattare i primi accertamenti e pare che l’intera vicenda sia scrupolosamente seguita dai carabinieri di Bagnacavallo.
Che probabilmente avranno anche altro su cui fare chiarezza. Solamente la sera prima infatti, un’altra donna era stata seguita inseguita e molestata da tre extracomunitari, che la donna ha indicato come magrebini: «Io uscivo da Piazza Nuova, dove avevo parcheggiato, e mi sono imbattuta in questi individui che mi volevano molestare, costringendomi a scappare. Ma dove siamo? Qui c’è d’avere paura».
Quest’ultima invece, forse anche dopo aver letto del brutale episodio avvenuto poche ore dopo, ci ha confermato che nella giornata di ieri sarebbe andata a sporgere denuncia.
Non è chiaro se i presunti molestatori siano gli stessi, mentre sulle origini i racconti sembrano coincidere.
Solamente qualche mese prima altri episodi di strani inseguimenti ai danni di donne sole erano stati segnalati nelle adiacenze della stazione ferroviaria.
«Quello che è successo è sicuramente gravissimo – commenta il sindaco di Bagnacavallo Matteo Giacomoni – e ci siamo subito messi in contatto con quella mamma. Così come condanniamo fermamente l’altro episodio del giorno prima ai danni di un’altra donna. Davanti a fatti come questi bisogna sempre denunciare, perché solo così si possono individuare gli autori e assicurarli alla giustizia. La nostra Polizia locale ha già intensificato i controlli in vista della stagione estiva ed ora servirà farlo ancora di più. La collaborazione con le altre forze dell’ordine è costante e seguiremo con la massima dedizione questa vicenda, auspicando che i presunti responsabili vengano individuati al più presto. Nel frattempo abbiamo in programma l’installazione di almeno 5 nuovi impianti di videosorveglianza in città, anche se però non abbiamo dati che ci possano indicare un problema evidente di sicurezza. Peraltro, anche in relazione ai fatti della stazione, non ci risultano denunce sporte».