Addio a Scardovi: lo scultore che scolpì l’anima di Lugo

Il mondo dell’arte e della cultura piange la scomparsa di Giovanni Scardovi, 80 anni, uno dei più importanti scultori e docenti del territorio. Il suo cuore ha cessato di battere nelle prime ore della mattinata di ieri all’ospedale di Lugo, nel quale era ricoverato da un po’ di tempo. La stessa città in cui l’artista nacque il 18 dicembre 1944 e continuò a vivere a lungo prima di trasferirsi nella vicina Cotignola. Anche se in realtà l’estro e la passione che lo hanno contraddistinto non hanno mai avuto confini e hanno invece lasciato tracce in diverse città. Chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo, ma anche solo la possibilità di ammirare le sue opere o il privilegio di essere suo allievo, lo ricorda per la sua dedizione per l’arte in ogni sua espressione. Da sempre e per sempre. Fin da giovane infatti Scardovi si era dedicato alla scultura e alla poesia: i suoi scritti e le sue sculture erano caratterizzati dalla reinterpretazione delle immagini mitiche e simboliche e delle forme allegoriche nella contemporaneità. Concetti e forme d’arte che, peraltro, dopo aver appreso aveva deciso di insegnare ai più giovani: è stato infatti docente di Fenomenologia della moda e successivamente di Plastica ornamentale alle Accademie di Belle Arti di Bologna, Venezia e Ravenna. in passato ha pubblicato testi critico-poetici e raccolte di poesie, tra cui “Prét à porter”, “Le virtù dell’assenza”, e nemmeno due anni fa “Voce del silenzio. Nel labirinto della memoria”.
Uno dei primi ad apprendere della triste notizia è stato il collega e soprattutto amico di vecchia data Gian Ruggero Manzoni, entrambi accomunati da una linfa vitale fatta di arte e poesia. «Un altro grosso pezzo della mia vita con lui se ne va - ha scritto Manzoni salutando l’amico scomparso -. Assieme a Sergio Monari, con Giovanni per anni abbiamo formato un trio nella buona come nella cattiva sorte. Fra di noi spesso ci siamo accapigliati, ma la stima reciproca e l’affetto mai sono venuti a mancare. Tra poeti ed artisti ciò è sempre avvenuto». Anche il Comune di Lugo ha espresso cordoglio per la scomparsa di Scardovi, ricordando proprio una delle sue ultime mostre personali, “Lo sguardo bifronte”, allestita nel 2015 alle Pescherie della Rocca.
L’ultimo solenne saluto a Giovanni Scardovi (che oltre ai figli Fabio, Greta e Ginevra, lascia i fratelli Luciano e Stefano e tre nipoti) verrà dato alle ore 11 di lunedì alla camera mortuaria dell’ospedale di Lugo, la stessa nella quale da domenica mattina sarà esposto il feretro.