15 aprile 1972, quando i Genesis entusiasmarono Lugo

Lo ha annunciato sabato sera, alla fine del concerto di Londra, che non si sarebbe mai più esibito dal vivo perché lo schiacciamento di una vertebra non gli permetteva più di suonare. E dire che l’addio di Phil Collins nasce da quel remoto problema alla schiena partito dalla posizione in cui suonava la batteria, così come fece anche a Lugo cinquant’anni fa. Forse lo sanno in pochi, ma quel giorno la città uscì dai suoi confini. In quegli anni infatti il 21enne era il batterista dei Genesis, una delle band inglesi più apprezzate nel panorama rock mondiale, e il 15 aprile 1972 una tappa del loro primo tour italiano si svolse all’Hit Parade, un piccolo club nei locali dell’ex circolo Enal di Lugo.

Le testimonianze di chi c’era

In quel concerto alla voce c’era ancora Peter Gabriel, prima di lasciare la band e passare il microfono a Collins nel ’75. Poche date, per una formazione che già ai tempi sperimentava, e in effetti la location scelta era un po' underground, sempre attenta alle nuove tendenze. Al loro live parteciparono solo un centinaio di persone, molte delle quali non sapevano bene che musica facessero quegli strani inglesi. D’altronde di stranezze in quei tempi iniziavano ad essercene parecchie: c’era stato Woodstock, i figli dei fiori, i fricchettoni e i primi eccessi. Proprio questi ultimi, peraltro, portarono a cancellare lo spettacolo serale del gruppo, che in quella giornata doveva esibirsi alla 16 e alle 21, come è ancora scritto nei vecchi poster. Nell’esibizione pomeridiana, l’enfasi dei fan passò un po' il limite e il lancio sul palco di alcuni oggetti in segno di apprezzamento – poco più di qualche cuscino strappato dalle poltroncine – provocò un black out all’impianto audio-luce che di fatto non permise la replica serale. Difficile ritrovare qualcuno di quei pochi privilegiati che si godettero lo spettacolo, ma non impossibile. «È stato il sabato più emozionante della mia gioventù – ricorda Giovanni, lughese oggi ultrasettantenne – e quel po' di casino che abbiamo fatto (sorride perché nega che sia stato poco, ndr) era un modo per fargli capire che ci piaceva la loro musica. Se durante il concerto qualcuno rimaneva a sedere la band poteva rimanerci male». «Mi ricordo che per venire a Lugo feci l’autostop – racconta Angelo Baldassarri di Bagnacavallo, che all’epoca aveva solo 14 anni –. Eravamo in due, ma noi frequentavamo gente un po' più grande e quindi quel concerto ci ispirava. E comunque mi deve esser piaciuto davvero tanto, perché da quel giorno ho comprato tutti i dischi dei Genesis». Talmente bello quel live che venne realizzato anche un ricercatissimo bootleg. Tuttavia era scritto che in quel luogo si sarebbe sempre ascoltata della buona musica: presto infatti, proprio nei locali ristrutturati dell’ex Enal, sarebbe sorto il nuovo Auditorium di Lugo.

Il secondo live

Quello stesso anno poi i Genesis tornarono a suonare nel Ravennate. Accadde il 19 agosto quando si esibirono in un locale a Marina di Ravenna.

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