Lugo si candida a diventare capitale italiana del libro

Lugo

Che la lettura fosse importante a Lugo lo sapevano già nel ‘700, quando venne deciso di tassare il commercio sui bozzoli da seta per finanziare l’acquisto di libri per la biblioteca. E già questo potrebbe bastare per decretarla come “Capitale italiana del libro 2023”. Per il momento invece è arrivata la candidatura ufficiale a poterlo diventare. Una sfida importante, anche perché Lugo è l’unica città in regione a partecipare al bando del Ministero della Cultura.

A tal proposito all’ufficializzazione di ieri nel Salone Estense non è voluto mancare l’assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori, che in videocollegamento ha enfatizzato il valore e l’ambizione della città. A rappresentare il Comune di Lugo c’erano il sindaco Davide Ranalli, l’assessora alla Cultura Anna Giulia Gallegati, la responsabile dei servizi culturali Giuditta Lughi e la direttrice della biblioteca Trisi Maria Chiara Sbiroli.

Premi e finanziamenti

Dopo una prima selezione, il Comune che verrà giudicato migliore riceverà un finanziamento di 500mila euro per l’acquisto di libri, interventi strutturali sulla biblioteca e realizzazione dei progetti che ne hanno decretato la vittoria.

È previsto inoltre un premio anche dalla Regione Emilia-Romagna, la quale – come si legge nella lettera di pervenuta in Rocca – «sostiene questo progetto di valorizzazione ambizioso, che punta, da un lato, a consolidare un sistema di istituzioni culturali, bibliotecarie, museali e teatrali ampio e articolato sul territorio, dall’altro a coinvolgere anche la comunità nelle scelte culturali e nelle politiche del patrimonio culturale».

Il filo rosso della candidatura della città di Lugo si snoda attorno al concetto di “esplorazione” (della lettura e dei motivi della non lettura) contando anche sul 230° anniversario della nascita dell’esploratore, cartografo e geografo Agostino Codazzi, illustre cittadino lughese nato nel 1793.

Numerose iniziative

Tuttavia non si può dimenticare quello che è stato fatto, referenze che oggi più che mai sono diventate radici. Il Caffè Letterario e le tappe dello ScrittuRa Festival sono solo alcune delle iniziative che hanno dimostrato negli anni l’importanza della lettura per la città. Di conseguenza non poteva mancare la valorizzazione di quella che ovunque è la cattedrale della lettura, la biblioteca, in questo caso la Fabrizio Trisi, alla quale l’Amministrazione Comunale ha dedicato negli ultimi anni investimenti in termini di interventi manutentivi sullo stabile e sul personale.

La Trisi negli anni tra il 1980 e il 1985 fu protagonista della stagione innovativa del Servizio Bibliotecario Nazionale, il progetto di automazione bibliotecaria. Inoltre Lugo è stata insignita della Targa d’onore d’Europa nel 2012 proprio per il suo impegno a far crescere la consapevolezza della cittadinanza europea con un lavoro capillare della biblioteca e delle scuole. Inoltre la città è stata anche polo nazionale del progetto Nati per leggere. Nel 2020 invece ha ricevuto il titolo di “Città che legge” e ha firmato il Patto per la Lettura per rendere quest’ultima un’abitudine sociale.

La giunta, infine, ha recentemente approvato la costituzione del Sistema Bibliotecario Urbano che nasce dall’esigenza di garantire maggiore coordinamento fra le biblioteche comunali. Tuttavia in città l’importanza del libro è testimoniata anche da altre realtà, forse più pop ma altrettanto significative.

Nel consueto mercato settimanale, una particolarità longeva quanto genuina, è presente una bancarella di pubblicazioni e volumi usati, molti dei quali del territorio; nel loggiato del Pavaglione c’è spesso uno stand che tratta libri nuovi e di vari generi. Ma non solo. Nel centro storico i locali che hanno un’ottima selezione di libri per la loro clientela sono più di uno (in primis Doc Book Cafè e Gingerino) e in molti saloni d’acconciatura le classiche riviste di gossip oggi devono gareggiare con dei libri di tutt’altro livello. Ma sull’importanza della lettura per la città di Lugo ci sarebbe davvero da scrivere un libro. L’ennesimo.

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