Lugo, porta a porta a regime, partono i controlli

Lugo

A sette mesi dal suo avvio nel comune di Lugo, il nuovo servizio di raccolta porta a porta sembra essersi assestato e la fase di rodaggio pare metabolizzata dai cittadini. Tuttavia, per esserne certi da oggi scendono in strada gli accertatori: a ridosso dei marciapiedi e degli ingressi dove vengono depositati quotidianamente i bidoncini differenziati.
La conferma è arrivata martedì sera da Massimo Emiliani, tecnico Hera per il distretto lughese. Durante la Consulta di Lugo Sud, affrontando la questione della raccolta differenziata, sono emersi alcuni dati e novità.

Controlli sono stati fatti nelle prime giornate di partenza del porta a porta. Ed è capitato, più volte, che nei sacchetti e bidoncini conferiti in modo errato venisse lasciato l'adesivo giallo con l'ammonimento dell'operatore. Nel primo periodo, tuttavia, pare che non sia stata elevata nessuna sanzione. Trattavasi di fase sperimentale, o rodaggio che dir si voglia. Ora invece i controlli potrebbero essere più fiscali ed essere correlati a delle sanzioni.

Detto ciò, le prime impressioni riportate periodicamente nei report mensili, al settimo mese sembrano essere confermate ed in costante miglioramento. I residenti si sono abituati e la multiutiliy su certe modalità pare essere meno intransigente, o forse aver notato che alcune procedure erano migliorabili.
Al di là delle gestione del ritiro di pannolini e pannoloni - sulle cui criticità c'è stata l'ammissione del tecnico martedì sera - ne emergono altre. Tra tutte la possibilità di conferire fuori di casa la carta dentro a uno scatolone di cartone piuttosto che nel bidone blu, nel quale ce ne sta meno e che implica la sua rimozione la mattina presto, con buona pace dei turnisti o per chi deve presentarsi al lavoro in quegli orari.
Non dispiace nemmeno che plastica e vetro continuano ad essere ritirati ogni settimana, anche se Hera ha già chiarito che, come da contratto, la cadenza sarà quindicinale.

Non mancano però le polemiche per quelle criticità che sembrano non potersi risolvere.
In primis l'abbandono indiscriminato dei rifiuti un po' ovunque.
Se da una parte è vero che grazie alle fototrappole chi conferisce incivilmente i rifiuti viene immortalato e sanzionato ( 108 le sanzioni nel solo territorio lughese dal gennaio scorso, per un totale di oltre 300 nei nove comuni dell'Unione) dall'altra è innegabile che l'aver rimosso la gran parte dei cassonetti stradali e la rigidità del nuovo porta a porta hanno incrementato questa scorretta abitudine. E infatti la sindaca referente nell'Unione, Paola Pula, non l'ha negato, aggiungendo però che «l'iniziale trend negativo sta rientrando nei parametri precedenti».
A onor del vero c'è un fenomeno ben peggiore: chi getta rifiuti di certe tipologie (quasi sempre indifferenziato) nei cassonetti adibiti ad altra tipologia, come carta, plastica o sfalci, soprattutto questi ultimi essendo gli unici che permettono di sollevare il portellone in maniera agevole. E qui nessuna foto potrà accertare cosa c'è dentro quei sacchi neri.
Ma il peggio deve ancora venire. C'è anche chi butta tutto dentro i contenitori degli abiti usati, finendo con sporcare i vestiti donati e destinati ai più bisognosi.
A non essere ancora soddisfatto è il comitato “Raccolta differenziata sì, disagi no”, che vorrebbe chiarimenti sul tema responsabilità civile e penale per i bidoncini lasciati sul suolo pubblico.
C'è comunque una nota positiva: dall'inizio della nuova modalità del porta a porta la percentuale di raccolta differenziata è schizzata verso quota 80%, talvolta superandola. Un dato che, in previsione della non lontana "tariffa puntuale", potrebbe far risparmiare chi adotta le procedure corrette.

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