Lugo, ponte della Chiusa: lavori ancora fermi, disagi

Il ponte del 25 aprile è già passato mentre su quello del 1° maggio dovrebbe arrivare la pioggia. Tuttavia, la vera tempesta è quella che sta per abbattersi su tutt’altro ponte, quello lungo la San Vitale tra Lugo e Bagnacavallo, sotto cui scorre il fiume Senio.

Si chiama della Chiusa e ora qualcuno sta pensando di trasformarlo in “della strada chiusa”.

Già, perché dal dicembre scorso la corsia sud è stata interdetta e il relativo asfalto rimosso. Tutto normale per l’avvio dei lavori di messa in sicurezza previsti da tempo, se non fosse che di quel cantiere non vi è traccia.

Il motivo della sua chiusura infatti, come riportato dal Corriere Romagna, era, ed è ancora, il rischio che la struttura crollasse al passaggio in contemporanea di due camion sovraccarichi.

Tuttavia, stando alle ultime dichiarazioni del sindaco di Fusignano Nicola Pasi, nel ruolo di consigliere provinciale con delega a Infrastrutture e Viabilità, il via libera alla ditta esecutrice doveva essere dato il 20 aprile e dunque nel giro di un paio di giorni l’allestimento del cantiere si sarebbe concretizzato. Ad oggi, invece, non c’è nessuna cartellonistica di inizio lavori e quindi tecnicamente nessun cantiere è in essere.

E così le lunghe file ai due semafori installati per alternare il traffico diventano sempre più insopportabili; chi può devia il percorso sulla parallela via Macallo che attraversa la frazione di San Potito nella quale, peraltro, non vi è nessun velox e spingere sull’acceleratore è la normalità.

Questo potrebbe già sembrare paradossale, ma a renderlo davvero problematico si aggiunge il rischio che corrono – ma in realtà come vedremo la corsa si ferma – i mezzi di soccorso. Le ambulanze dirette al Pronto Soccorso dell’ospedale di Lugo, distante poche centinaia di metri dal ponte, così come quelle in partenza dallo stesso, se al loro arrivo sul ponte trovano il semaforo rosso sono costrette a fermarsi e attendere.

A confermarlo sono alcuni autisti che “per ragioni di sicurezza” non possono rischiare di invadere una corsia dalla quale potrebbe arrivare un altro mezzo e creare un potenziale incidente o ritardare ancora di più il loro transito.

«Fortunatamente – aggiungono – i casi veramente gravi sono tutti indirizzati a Ravenna e Cesena e finora non si è mai concretizzato lo scenario peggiore».
In effetti risulta impossibile vedere i lampeggianti blu delle ambulanze – ma vale anche per i mezzi delle forze dell’ordine – se le stesse sono in un punto più basso rispetto al ponte. Lo stesso deficit visivo ce l’hanno i conducenti dall’altra parte. E le sirene? Facile sentirle, più complicato capire da dove vengano visto che la visuale è quella che è, soprattutto di giorno. E così l’ambulanza si ferma e aspetta il suo turno, azzardando uno sprint solo nei primi secondi del rosso che – come è noto – ha sempre un po’ di tolleranza nei semafori temporizzati da cantiere.

Un problema che doveva durare solo fino a giugno, ma si è appreso che i 180 giorni per ultimare i lavori decorrono solo dall’avvio del cantiere. Quando?
«Entro la settimana prossima – risponde il dirigente dei Lavori Pubblici della Provincia, l’ingegner Paolo Nobile – ma in realtà alcuni addetti hanno già cominciato i lavori, però questi avvengono al di sotto del ponte e quindi è normale che non si vedano».

In forte ritardo sarebbe arrivata anche l’autorizzazione della Regione per entrare nell’alveo: 80 giorni contro la quindicina impiegati per il ponte dell’Albergone, tra Bagnacavallo e Russi.

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