Lugo, piscina e gestori in difficoltà: "La bolletta ora costa il quadruplo"

Lugo

Parlare di acqua alla gola nel caso delle piscine non può che far sorridere, ma in realtà per i gestori sarà un inverno di lacrime e sangue. Anche nella piscina comunale di Lugo, come è già emerso in tutti gli altri impianti delle realtà limitrofe, garantire le bracciate tra le corsie sarà difficoltoso. I rincari di luce e gas nell’inverno scorso avevano già messo a dura prova la gestione, costretta a chiudere per un periodo l’impianto e chiedere un contributo alla Rocca.

Un aiuto che, come per altri impianti sportivi energivori in città, è arrivato e al quale si è deciso di aggiungere un aumento delle tariffe d’ingresso e utilizzo. Tutte misure che inizialmente avevano dato una boccata d’ossigeno ai gestori. Ma con questi prezzi è tornata l’apnea.

«L’ultima bolletta della luce è di 28mila euro – racconta Davide Gilli, presidente di Sport Ravennate, la società che ha in gestione anche la piscina di Lugo – esattamente il quadruplo dell’omologa dello scorso anno. Una situazione insostenibile che ucciderebbe chiunque. E questo trimestre non potrà che essere peggio. Illuminare e riscaldare questi spazi significa spendere decine di migliaia di euro, soldi che noi forse non avremo. Ma soprattutto con la liquidità che oggi esigono quasi i tutti i colossi dell’energia».
Rischio di chiusura
Del resto il problema degli impianti sportivi, spesso datati e obsoleti, è uno di quelli che rischia veramente di stravolgere anche i migliori bilanci.

«Quest’ultimo trimestre ci sforzeremo di concluderlo – spiega il presidente – ma per il mese di gennaio non so cosa aspettarmi. Il leggero ribasso del costo del gas ci fa ben sperare, ma nei prossimi mesi potremmo essere costretti a chiudere».
«Servizi da garantire»
Tuttavia il Comune ha già avuto un primo incontro con i gestori, valutato proficuo da entrambi gli attori. «Ci stiamo confrontando – conferma il vicesindaco con delega allo Sport Pasquale Montalti – ma è prematuro ipotizzare cifre. Siamo una pubblica amministrazione alle prese con gli stessi rincari e con la necessità di garantire i servizi ai cittadini. L’anno scorso, in un rapporto di collaborazione con il nostro gestore che ringrazio anche per la responsabilità, abbiamo sostenuto l’aumento delle spese energetiche con 35mila euro che si sono aggiunti al contributo annuale di 61mila euro. Siamo al lavoro, ma non sarebbe serio da parte mia dare delle cifre».

Rimane il fatto che, senza nemmeno bisogno dei rincari, quella vecchia struttura è energivora per definizione.
Una criticità nota da sempre ma che oggi, a maggior ragione, andrebbe sanata.
Una nuova piscina?
Tuttavia sorge un dilemma: ristrutturare la piscina esistente o demolirla e ricostruirla ex novo, come pensano i più senza dirlo apertamente?

Per Gilli indubbiamente la seconda ipotesi, ma il Comune è più cauto.
«Ci troviamo in una situazione complessa - precisa Montalti - nella quale si devono compiere scelte che siano lungimiranti come abbiamo fatto con la sostituzione dei punti luce con il led. Forse non è ancora sufficientemente chiaro che quell’operazione ci sta consentendo di risparmiare oltre due milioni e mezzo di kw/h sull’illuminazione pubblica. Questo lo dico perché ogni nostra azione deve essere compiuta guardando al futuro e su questo stiamo ipotizzando anche idee innovative che intervengano proprio sul nostro patrimonio energivoro, tra cui anche la piscina - conclude il vicesindaco -. Dobbiamo tenere assieme sostenibilità economica e ambientale e determinare priorità. Ogni ragionamento che non tenga conto di questo sarebbe inefficace».

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