“Il fatto non sussiste”. Il primario Giuseppe Re e la caposala Cinzia Castellani non sono responsabili della morte di Rosa Calderoni, deceduta nell’aprile del 2014 a 78 anni. La Procura di Ravenna ha infatti chiesto oggi l’assoluzione per l’ex primario e l’ex caposala, Giuseppe Re di 74 anni, residente a Bologna, e Cinzia Castellani, 68 anni, residente a Fusignano. Entrambi erano imputati per omicidio con dolo eventuale Rosa Calderoni, morta poche ore dopo il ricovero all’ospedale di Lugo. Il caso del decesso di Rosa Calderoni aveva aperto le indagini sulla 50enne, ora ex infermiera, Daniela Poggiali, che lo scorso gennaio è stata assolta in via definitiva dall’accusa di avere ucciso la 78enne con una iniezione di potassio. Per la Procura di Ravenna, i due imputati, nonostante tanti campanelli di allarme, non avevano a suo tempo assunto gli accorgimenti necessari a impedire a Daniela Poggiali di uccidere la paziente. Con l’assoluzione di Daniela Poggiali anche la morte di Rosa Calderoni è stata ritenuta in via definitiva una morte naturale. Non c’è stato omicidio. Di qui la richiesta di assoluzione per primario e caposala. La sentenza sarà pronunciata a inizio ottobre. Foto Massimo Fiorentini.

Lugo. Morte di Rosa Calderoni, chiesta l’assoluzione per primario e caposala
