«Doveva essere solo una sfida lavorativa e invece è diventata anche una sfida contro la pandemia». A dirlo sono Marianna e Lazlo, titolari della pizzeria “Le corriere” in viale Oriani a Lugo, adiacente alla stazione degli autobus. Proprio oggi festeggiano il primo anno di attività: una scelta partita nell’era Covid anche se quando lo hanno deciso il coronavirus sembrava essere solo un ricordo. Nell’estate del 2020, infatti, nell’immaginario collettivo la pandemia sembrava sconfitta e in molti c’era la voglia di provarci. Lui, pizzaiolo con esperienza decennale in città, ne parla con l’amica, proprio davanti a una pizza con i rispettivi coniugi e figli. L’idea piace, soprattutto ai bambini che ne vanno pazzi, e decidono di partire.
«Poche settimane dopo l’apertura – raccontano i due soci – sono arrivate le prime restrizioni, via via più stringenti. Per un’attività d’asporto come la nostra il danno è stato sicuramente minore, ma in realtà vedere gli sforzi di amici e conoscenti contro il Covid ci ha fatto pensare a come, nel nostro piccolo, potevamo fare qualcosa per loro».
Da quel giorno hanno cominciato a consegnare a chi era in prima linea la pizza a un prezzo forfettario davvero irrisorio: 5 euro per qualsiasi gusto e bibita compresa. Un servizio riservato a tutte le forze dell’Ordine, al personale sanitario e a chiunque era impegnato sul campo. La consegna, ovviamente, avveniva esclusivamente al personale in servizio, e quindi nelle caserme, nei comandi e negli ospedali.
«L’iniziativa è piaciuta così tanto – proseguono – che non l’abbiamo mai interrotta. Nei mesi più critici in molti si sono adoperati per dare una mano a chi combatteva questo virus, e anche noi abbiamo trovato e provato una formula per dare un contributo: un piccolo sforzo, condiviso con le altre cinque persone che lavorano qui, per chi sappiamo sforzarsi ogni giorno».