Lugo, il grido d'aiuto delle palestre. «Sostenete anche noi»

Solo nel Lughese sono due gli impianti sportivi comunali messi in ginocchio dal vertiginoso rincaro energetico. Le bollette di luce e gas hanno minato la loro esistenza, costringendo di fatto l’Amministrazione comunale – poiché comunque di loro proprietà – a supportare le diverse gestioni nel proseguire l’attività. Un aiuto che, probabilmente, non arriverà mai alle altre realtà sul territorio in cui si praticano attività sportive.

Tra queste le più colpite rimangono le palestre: il primo anno di pandemia, poi la replica nel secondo ed ora l’aumento dei costi fissi. Una mazzata dura da sopportare, anche per chi ha le spalle forti, nonostante si allenino proprio per questo.

Lento ritorno alla normalità

«Certamente non ci dispiacerebbe ricevere un aiuto dall’Amministrazione comunale – ammette Simone Panzavolta, uno dei soci della palestra Officina 25 Training club di Lugo – ma comprendiamo le difficoltà che abbiano gli enti nel dover supportare ogni azienda messa in crisi da questi rincari energetici. Comunque un’agevolazione sulla Tari potrebbe essere già qualcosa. Nelle ultime due bollette del gas abbiamo speso quasi diecimila euro e circa la metà per quelle della luce, che nel nostro caso equivale ad un aumento di oltre la metà».

Sarebbe certamente diverso, e sicuramente di grande aiuto, se l’affluenza nelle palestre fosse tornata ai livelli pre-Covid, una circostanza ancora lontana quanto auspicata. «C’è sicuramente un lento ritorno alla normalità e alla voglia di fare sport in luoghi sicuri – spiega Panzavolta – però la nostra quota di iscritti è circa al 75% rispetto agli ultimi anni in cui nessuno avrebbe mai pensato all’arrivo di una pandemia. Nonostante tutto andiamo avanti e non ci è neanche mai passato per la testa di abbandonare. Siamo convinti che la situazione andrà migliorando e anche il clima primaverile sarà un po’ più vantaggioso; diversamente, se non fosse così sarebbe complicato per noi, come per tutti, gestire una palestra in maniera standard».

Sport, un servizio alla comunità

Per il palazzetto dello sport di Lugo, dopo che la gestione aveva prima abbassato e poi spento del tutto il riscaldamento, un accordo economico alla fine lo si è trovato, mentre per la piscina comunale – con utenze pari a circa 2500 euro di gas al giorno – l’unica soluzione possibile è stata la momentanea chiusura per quindici giorni. Eppure il gas che riscalda le palestre e le altre strutture è sempre lo stesso, a Lugo come negli altri otto Comuni dell’Unione. E infatti la stessa problematica è avvertita anche lì.

«Purtroppo questi rincari energetici colpiscono tutti – risponde Simone Dalpozzo, presidente della pesistica Rmg di Cotignola – e quindi con le giuste proporzioni andrebbero aiutate tutte le attività, altrimenti sembra sempre che si adottino trattamenti e soluzioni diversi. Lo sport è comunque anche un servizio per le comunità e le tante piccole realtà sparse un po’ sul territorio sono sempre più fondamentali per chi vi abita. Anche le nostre bollette degli ultimi due mesi ovviamente sono raddoppiate, così come accadrà per quella di marzo, e anche nel nostro caso non siamo ancora ai livelli di riempimento della cosiddetta normalità».

Problematiche che in qualche modo devono essere risolte. «È chiaro che la soluzione non può essere la chiusura, di cui abbiamo già sofferto troppo per quelle forzate nei vari periodi di lockdown e restrizioni – rimarca Dalpozzo –. Ci siamo inventati qualche promozione in più per i nostri associati e teniamo duro, però, ripeto, bisognerebbe aiutare un po’ tutti, proprio perché stiamo lavorando tutti nelle medesime e critiche condizioni».

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