Lugo è sempre più “Fiera” della Biennale

Lugo

Lugo è una città bellissima, fatta di programmazione e innovazione, e di questo ne è…Fiera. Torna infatti l’edizione biennale dell’evento Bassa Romagna in Fiera, che richiama espositori e pubblico un po’ da ogni parte. «L’edizione numero XXVIII si terrà nel centro storico dal 12 al 20 settembre 2020 e stiamo mettendo a punto il programma insieme all’Unione, al Comune di Lugo e alle associazioni di categoria; saremo pronti per la divulgazione verso fine mese» afferma la responsabile dell’evento Giorgina Arlotti nell’annunciare le prime anticipazioni.

Le novità

«Il format ricalcherà quello dell’edizione 2018, anno in cui la Fiera è stata fortemente innovata e ripensata e in cui alcuni settori espositivi sono stati rivisitati e ampliati. La new entry dell’ultima edizione è stata la creazione di un’area food e ristorazione (che prima non esisteva) in piazza Martiri che, unitamente agli spettacoli e agli eventi organizzati attorno al Monumento di Baracca, ha dato una centralità diversa e un’impronta più festivaliera all’evento».
Molti i settori espositivi che riempiranno i vari stand e le aree scoperte. Dalle attività più radicate come agricoltura e artigianato, per passare all’industria e all’edilizia; a tutto ciò si abbineranno le associazioni, i servizi e le startup. L’altro segmento importantissimo è quello del commercio nelle sue varie sfaccettature: dall’arredamento all’area sposi, dalla cosmesi al benessere, fino alle concessionarie d’auto e qualcosa di più ludico che ruota attorno al tempo libero come sport, vivaismo e giardinaggio.

Nella sua anticipazione Giorgina Arlotti aggiunge che «per quanto riguarda la programmazione dell’edizione 2020, abbiamo in cantiere un progetto di potenziamento del settore agricoltura, che riteniamo di grande importanza e rilevanza economica per il territorio. Stiamo lavorando in sinergia con i vari enti e le istituzioni in modo molto collaborativo e propositivo come avvenuto negli anni passati. L’obiettivo è che la Fiera svolga sempre più quel ruolo di promozione e di vendita necessario agli espositori, che è proprio delle fiere, ma che rappresenti anche un’occasione per tutte le realtà coinvolte di rivitalizzare le idee e la forza della Bassa Romagna, territorio fattivo e piacevole, che ha voglia di esserci e aprirsi al mondo».

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