Lotta ad alcol e droghe, la pm: “Andremo nelle scuole”

«Questo progetto vuole fare prevenzione partendo dalla consapevolezza che lavorando sui giovani si lavora per un futuro migliore». Ne è convinta Annadomenica Gallucci, sostituto procuratore della Repubblica di Rimini e presidente della sottosezione dell’Associazione Nazionale Magistrati. E lo ha ribadito durante il convegno organizzato in Tribunale dal titolo “Divertirsi in sicurezza, tra prevenzione e repressione dell’abuso di alcol e dell’uso di sostanze stupefacenti”.

Gli obiettivi

L’incontro a cui hanno collaborato l’Ordine degli avvocati, la Camera penale di Rimini, la direzione della casa circondariale di Rimini e il comando della polizia penitenziaria è voluto essere principalmente uno spunto di riflessione in prossimità della stagione estiva. «L’obiettivo è andare nelle scuole per coinvolgere i giovani – ha detto la Gallucci -. Divulgare un più profondo senso di legalità e di rispetto delle regole è fondamentale per tutelare i giovani. Grazie alla collaborazione con la casa circondariale di Rimini, alle scuole che aderiranno si proporrà anche un momento di approfondimento all’interno del polo formativo del carcere».

Borsellino e il rispetto delle regole

È percorso concreto che coinvolge tutti i soggetti che si occupano dei ragazzi dalle istituzioni scolastiche, alle associazioni e alle parrocchie. La presidente Gallucci citando Borsellino ha ricordato che «se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente, misteriosa mafia, svanirà come un incubo. Affinché queste non rimangano parole, l’Associazione Nazionale Magistrati è presente sul territorio ed impegnata concretamente a formare i giovani alla cultura della legalità, al rispetto delle regole. Regole che devono essere osservate in ogni momento, anche in quelli dedicati alla ricreazione, allo svago, al divertimento. Ed è con questo spirito che nasce il progetto».

Il protocollo con i Casetti

Il progetto prevede la programmazione di una serie di incontri informativi, formativi ed educativi e una serie di attività aperte a tutti coloro che sono impegnati con i giovani, con lo scopo di sensibilizzarli sulle conseguenze dell’abuso di sostanze alcoliche e sull’uso di sostanze stupefacenti. In particolare, è aperto alle scuole secondarie di primo e di secondo grado, alle associazioni, agli enti e a tutti coloro che, a qualsiasi titolo, sono impegnati con i giovani. «Grazie al protocollo stipulato con la Casa Circondariale e con la Polizia Penitenziaria – ha spiegato la Gallucci -, i giovani potranno ascoltare la testimonianza dei detenuti che si trovano in carcere proprio a causa dell’abuso di sostanze alcoliche e dell’uso di sostanze stupefacenti». Gli incontri con i ragazzi, anche delle scuole medie, quindi, avranno luogo sia nelle strutture dove operano gli aderenti al progetto che all’interno del polo formativo della Casa Circondariale di Rimini.

Le idee proposte al ministro

«Abbiamo ricevuto una grande disponibilità dal nostro principale partner, il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi – ha detto la presidente Anm -, che ha assicurato parteciperà al progetto e incontrerà i giovani. Ci sono già diversi ragazzi, anche delle scuole medie che, tramite i loro insegnanti e educatori, hanno elaborato le loro idee per esporle al ministro. Perché la cosa fondamentale è far comprendere loro che non sono soli, che con la consapevolezza ci si può divertire senza correre rischi, senza diventare vittime di reati o commettere reati».

Per aderire al progetto è sufficiente mandare una e-mail al seguente indirizzo: divertirsinsicurezza.rimini@gmail.com

Nell’e-mail occorre specificare il numero degli incontri che vengono richiesti e il numero di giovani utenti coinvolti. Gli incontri, per le scuole, inizieranno il prossimo anno, ma è consigliato aderire subito, per consentire di soddisfare tutte le richieste.

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