Lorenzo Dellapasqua, da San Mauro alle fiction della Rai

Archivio

Il sanmaurese Lorenzo Dellapasqua, classe 2002, a diciannove anni è già un attore che prende parte a importanti produzioni. Interpreta infatti Diego all’interno della serie televisiva “Non mi lasciare”, andata in onda su Rai 1, con protagonista Vittoria Puccini nei panni di Elena Zonin, madre di Diego.

Lorenzo, cosa l’ha portata a fare l’attore?

«Il primo vero contatto è avvenuto in prima liceo dove ho scoperto il teatro grazie a un corso scolastico. Successivamente, in vacanza con i miei genitori in Francia, guardando un video di backstage de “Il trono di spade” su Youtube ho pensato: se gli attori si divertono così tanto, perché non posso farlo anche io?. Mi sono iscritto ad un sito online, una newsletter in cui si ricevono provini. Il primo che mi è arrivato riguardava un film Disney, “Berni e il giovane faraone”, e sono riuscito a vincerlo. Quella è stata la mia prima esperienza cinematografica. Sul set ho conosciuto la mia agente, Monica Mazzoleni, che ha subito iniziato a procurarmi altri provini. Mi sono poi iscritto a una accademia, “La valigia dell’attore” di Samuele Sbrighi, dove tuttora continuo a formarmi settimanalmente. Il secondo grande progetto a cui ho lavorato è stato “Marta e Eva”, una serie uscita su Rai Gulp.

Ci racconti qualcosa del suo personaggio e di come si è trovato a interpretarlo.

«Diego è un ragazzo estremamente solare che ama essere presente per sua madre e che sa di rappresentare, per lei, una via di fuga dal duro lavoro che la affligge. Ama infinitamente Elena che per lui rappresenta un role model. È un ragazzo umile, si accontenta della musica e della sua bici. Lo sento molto vicino a me come personaggio. Non è stato complesso entrare nei suoi panni, è bastato pensare al me di qualche anno fa, al modo in cui affrontavo il mondo».

E come è stato?

«Ho iniziato a febbraio a girare la serie, prima location: Venezia. Poi Roma e poi nel Polesine. Venezia è stata una bellissima esperienza, anche se ho preso il covid! Al tempo si trovava in zona arancione, perciò era praticamente vuota, la mattina c’ero io e una signora che accompagnava il cane. Per una persona come me che ama viaggiare, riuscire ad essere preso per un progetto del genere è anche un ottimo espediente per conoscere nuove città».

Come si è trovato a lavorare al fianco di Vittoria Puccini?

«Vittoria è mostruosamente brava. È un’attrice che ha fatto un sacco di esperienze e perciò ho imparato tantissimo da lei. È stata un esempio. Persona di un’umanità stupenda, sul lavoro però è una macchina da guerra. Anche il regista, Ciro Visco, secondo me è una persona illuminata. Lo stimo molto e mi è piaciuto il modo in cui ha girato».

Per il futuro quali progetti ha?

«Cerco di riempirmi la vita continuamente, anche troppo, ma ho iniziato a vivere veramente proprio quando ho iniziato a dire di sì a tutto. Non posso svelare che cosa, ma ho vari progetti in ballo per i prossimi anni. Continuo ad avere il bisogno di raccontare e di raccontarmi e per farlo cerco di utilizzare più mezzi possibili, sto perciò frequentando corsi di regia e di sceneggiatura».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui