Longiano, dagli stracci all’automotive, mezzo secolo di Decarli: “Siamo partiti dal sogno di nostro padre”

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Giorgio Magnani
Un’azienda storica che attualmente ha la propria sede a Ponte Ospedaletto, ha tagliato il traguardo del mezzo secolo di attività.
Vittorio Decarli iniziò a fare lo straccivendolo alla fine degli anni Sessanta, dopo avere svolto il lavoro di falegname, che poi ha continuato a coltivare solo per hobby. Dopo avere lavorato un anno in Svizzera, con la moglie Rosetta Urbinati, nel 1968 ci fu il ritorno in Romagna. La coppia aveva fatto una scommessa: se lei fosse stata assunta nella scuola materna come cuoca, visto che in precedenza aveva fatto la cameriera in un ristorante, lui, che nel frattempo aveva mosso i primi passi come “stracciaio”, si sarebbe messo in proprio come “rottamatore” e avrebbe intrapreso l’attività autonoma. Cosa che avvenne nel 1975, anche se ufficialmente solo nel 1981 cominciò la storia dell’Autodemolizione Decarli. All’inizio svolgeva attività di commercio all’ingrosso di rottami metallici nella sede storica in via Emilia, 1.600, a Longiano, dove fu edificato il capannone e l’area accanto fu adibita a questo tipo di lavoro.
Negli anni Ottanta la ditta si trasformò in impresa familiare, con l’ingresso del figlio Mario che in seguito ne prese in mano le redini. Dal 1995 si è aggiunta, la figlia Daniela che cura la parte amministrativa. Nel 1993, grazie alla tenacia di Mario e alle competenze acquisite, l’attività si è trasformata in autodemolizione, ovvero “centro di raccolta di veicoli a motore a fine vita” e “commercio all’ingrosso e al dettaglio di autoricambi usati”. Dieci anni dopo, la piccola impresa è diventata una società e ha aumenta l’organico, inserendo il dipendente e storico collaboratore Filippo Lelli di Calisese. L’8 luglio 2010 è iniziata una nuova avventura con il trasferimento della sede sociale dalla via Emilia a un nuovo impianto, più ampio ed attrezzato, in via Guido Rossa, 13, che ha consentito all’azienda di affermarsi anche nel settore dell’automotive.
Il ricordo del fondatore
«Quest’anno la ditta spegne 50 candeline - sottolineano con orgoglio Daniela e Mario Decarli - e nell’occasione vogliamo tenere vivo il ricordo del fondatore, il nostro babbo Vittorio, venuto a mancare lo scorso 15 aprile, senza dimenticare mamma Rosetta che continua a supportarci. Se ci guardiamo indietro, ci sembra quasi impossibile che la nostra azienda sia cresciuta così tanto partendo solo da un sogno».