Longiano, rubati per 11 volte fiori sulla tomba e dove morì

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Furti a raffica al cimitero di Badia: protesta la famiglia Cucchi, già gravemente provata. Non si placano le ruberie nei camposanti del comune di Longiano. Si tratta di gesti davvero odiosi, così come le sparizioni dei mazzi di fiori lasciati per strada per ricordare gravissime tragedie. È ancora viva la tragedia della morte di Alex Cucchi, 42enne, residente a Case Missiroli di Longiano, socio nell’azienda di famiglia, che tratta materiali in legno e per edilizia. Lo scorso 19 settembre, alle porte del capoluogo, ha sbandato mentre era alla guida della moto e ha perso la vita per l’impatto contro un guard-rail. Una tragedia in fotocopia era accaduta al fratello gemello Matteo, morto in un incidente analogo, avvenuto a Sala di Cesenatico quasi dieci anni fa, il 12 giugno 2011. Dopo la cerimonia religiosa e il funerale, Alex è stato sepolto nel cimitero di Badia di Longiano, accanto al fratello gemello. Ora la famiglia Cucchi, amareggiata, fa sapere di essere vittima di ladri senza scrupoli e senza cuore: «Nelle ultime settimane - protestano la mamma e un fratello - i ladri sono andati varie volte nel cimitero di Badia a trafugare vasi di fiori sulla tombe di Alex e Matteo. Ci hanno riferito altri residenti che anche loro hanno patito furti analoghi. A noi sono già spariti ben otto vasi di fiori, in più occasioni. Li mettiamo a inizio settimana e di domenica non li troviamo più. Sale la rabbia, anche se non sono di valore, e così, dopo vari furti, abbiamo fatto una segnalazione ai carabinieri». Ci sono stati anche altri furti odioso di mazzi di fiori (di plastica per resistere alle intemperie) che la famiglia Cucchi aveva collocato alle porte di Longiano, sul guard-rail, nel punto dove avvenne l’impatto mortale, lungo via Crocetta, all’angolo con via Costa del Rufo: «In questi ultimi mesi il mazzo di fiori è scomparso per ben tre volte - riferiscono madre e fratello - Siamo costernate e ogni volta noi o la fidanzata ne rimettiamo uno nuovo». Il vice sindaco Mauro Graziano ammette che il problema è reale e rivela che se ne èparlato anche in giunta comunale e la polizia locale sta effettuando controllinei cimiteri per cercare di scoprire gli autori.

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