Spesa raddoppiata per lavori e centenario di Tito Balestra: Bonaccini in visita a Longiano alla scoperta dei capolavori artistici della Fondazione Balestra e del Museo del territorio. Sabato scorso, il presidente della Regione ha raccolto l’invito dell’amministrazione comunale guidata da Mauro Graziano e ha percorso a piedi le vie del borgo, accompagnato dalla figlia Virginia. Il 27 luglio è stato il centenario del poeta Tito Balestra e il presidente della Regione, Stefano Bonaccini ha voluto vedere la collezione della Fondazione a lui intitolata, conservata nel castello malatestiano. «L’avevo già visitata qualche anno fa – ha ricordato – ma è sempre un piacere tornarci». Il direttore Flaminio Balestra. Inoltre ha fatto gli onori di casa e Bonaccini si è soffermato anche ad ammirare il panorama dal terrazzone del castello.
Ma latappa più ricca di spunti è stata quella al Museo del territorio, che esiste da 35 anni e vanta oltre 5.000 articoli particolari esposti in un fabbricato storico su due livelli e corte. È un ex asilo e da oltre 30 anni necessita di lavori. Il Comune aveva approvato un progetto che godeva di un contributo regionale pari a 180mila euro e l’ente locale ne metteva altri 207mila, per un importo totale di 387mila euro e progetto esecutivo pronto. L’anno scorso si è svolta una prima gara d’appalto, ma è andata deserta, visti i costi dei materiali in crescita vertiginosa. «Non ci era mai capitato – afferma il sindaco Mauro Graziano – anche se avevamo avuto avvisaglie che le imprese stanno molto attente ai prezzi». Oggi i tecnici comunali stimano che la spesa per rimettere a norma il palazzo sia lievitata a quasi 700mila euro. «Visto che a questo progetto teniamo molto – afferma Sara Mosconi, assessora ai lavori pubblici – abbiamo ricontattato la Regione e approfittato della visita di Bonaccini per cercare il suo appoggio. Il presidente ha preso nota, ma la revisione del progetto è complessa: ci ha indirizzato all’assessore Calvano». Nel corso della visita, Bonaccini ha ammirato le varie sale espositive e si è fermato anche a giocare col particolare calcio balilla anteguerra, dove le statuine dei giocatori sono enormi cucchiai usati per lanciare una pallina in ferro assai pesante.
Dopo una paio di ore con passeggiata nel borgo, con al seguito tutta la giunta comunale, il presidente del quartiere e diversi cittadini, si è tenuto l’immancabile brindisi finale, al bar del teatro. Se il presidente della Regione era stato a Longiano varie volte, per la figlia 21enne Virginia, che lavora a Milano e lo ha accompagnato, era la prima uscita qui ed è rimasta ammaliata dal paese: «È un borgo medievale d’incanto – ha detto – con molte cose originali da vedere».