Longiano, crepe nella celletta: restauro in arrivo

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La celletta mariana da salvare è finita sotto i ferri. Il caratteristico manufatto che ha l’aspetto di una micro-cattedrale con croce celtica sul frontale, sorge all’incrocio tra le vie Lavatoio e Giovanni XXIII, 200-300 metri prima di arrivare in paese, e da un paio d'anni versa in condizioni critiche. Nei giorni scorsi è stato predisposto il cantiere per eseguire gli attesi lavori di restauro. La celletta ottocentesca ha quattro scalini e un cancello in ghisa e all’interno ci sono un piccolo altare e la statua della Madonna. Leggenda vuole che sia stata realizzata per volere di monsignor Ghino Ghini, nato nel 1849 e morto nel 1927, che in quel punto avrebbe avuto un incidente, con capovolgimento della sua carrozza trainata da cavalli. Uscito miracolosamente illeso, ne avrebbe disposto l’erezione “per grazia ricevuta”.

Già nel 1993 l’amministrazione comunale di Longiano deliberò uno stanziamento, allora di 20 milioni delle vecchie lire, per un restauro conservativo, in quanto la celletta versava in condizioni pietose. Ma occorsero tre anni prima di individuare chi fosse il proprietario. Il merito dello sblocco dell’impasse fu dell’associazione culturale “Longiano è”, che rintracciò presso l'archivio storico notarile di Forlì un primo atto del 1923 in cui la la celletta veniva venduta da monsignor Ghino Ghini al canonico don Carlo Urbini e un secondo documento notarile del 1947 con cui il canonico vendeva il manufatto al longianese Arturo Turchi. Le ulteriori indagini appurarono che il bene passò virtualmente di mano un paio di volte, finendo alle nipoti del Turchi domiciliate a Firenze, che manco ne erano a conoscenza. Dopo la donazione al Comune, 25 anni fa, fu eseguito un restauro.

Ma la celletta si è di nuovo degradata, e presenta anche varie crepe. Così il Comune, dopo un’indagine di mercato, ha dato un incarico da 8.906 euro alla ditta Rossana Allegri di Montefiore Conca per metterla in sicurezza, innanzitutto consolidando le fessurazioni e restaurando i coppi con l’inserimento di una guaina. Per iniziare i lavori, che dovrebbero essere conclusi in 45 giorni, si deve però attendere un tecnico della Soprintendenza per le raccomandazioni del caso. C’è comunque soddisfazione in paese, visto che la celletta è molto cara ai longianesi. Tra l’altro, ogni anno, la parrocchia di Longiano capoluogo conclude il mese mariano di maggio con la processione alla celletta.

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