Longiano, appalto snobbato: niente lavori al museo

Cesena

È andata completamente deserta la gara per affidare i lavori di sistemazione del Museo del territorio. A sorpresa, non si è fatta avanti alcuna impresa interessata ad aggiudicarsi l’appalto, nonostante l’affidabilità del committente in quanto è un ente pubblico e a dispetto di una base d’asta non disprezzabile, pari a 387.000 euro.

I lavori mancati

L’ex asilo infantile che ospita il Museo del territorio da oltre trent’anni necessita di lavori di una certa consistenza. Perciò al titolare del museo era stata preannunciata una chiusura abbastanza lunga. Ma al momento, non avendo partecipato nessuno alla gara d’appalto, è tutto congelato e il museo può rimanere aperto. Ora il Comune di Longiano dovrà decidere come procedere per individuare una ditta pronta ad assumere l’incarico per quella che viene definita “Manutenzione straordinaria e adeguamento impianti del fabbricato adibito a Museo del territorio”. In altri tempi - fanno sapere dal Comune - una base d’asta del genere avrebbe richiamato una dozzina di imprese. Già lo scorso 22 dicembre la giunta Battistini aveva approvato il progetto esecutivo redatto dall’architetto Massimo Zamagni, per una somma complessiva di spesa pari a euro 387.500 di cui circa 308.909 euro per lavori e 78.590 come somme a disposizione dell’amministrazione per imprevisti e altro. Ma alla scadenza dei termini non sono arrivate offerte e quindi sarà da rifare tutto l’iter.

Sorpresa in Comune, due indiziati

«Non ci era mai capitato che un’assegnazione con importi così alti andasse deserta - afferma il vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici, Mauro Graziano - A dir il vero, avevamo avuto una precedente avvisaglia: l’ultimo stralcio per i lavori in centro per 250.000 euro ha infatti visto in gara una sola ditta, a cui sono stati aggiudicati i lavori. Questa volta, invece, zero assoluto: nessuno ha partecipato. Probabilmente ha inciso il fatto che i vari bonus edilizi stanno impegnando tutte le aziende edili in lavori privati, che tra l’altro hanno scadenze ravvicinate. E può avere inciso anche il fatto che le materie prime stanno continuamente crescendo di prezzo, inducendo le imprese a non impegnarsi visto che le quotazioni rischiano poi di aumentare al momento dei lavori».

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