Lockdown: 5 milioni dal Comune per ridurre la Tari alle imprese

Ravenna

RAVENNA. Un taglio rilevante alla tassazione per le imprese, attuando un «significativo sacrificio» per le casse comunali che «visto il bilancio in salute, è giusto facciano rifiatare i cittadini e le attività produttive in questa fase di crisi, posteriore all’emergenza sanitaria del Covid-19». Il sindaco Michele De Pascale dà corpo all’annuncio compiuto settimane fa e, mentre la sua Giunta si appresta a presentare la delibera per l’assestamento di bilancio al consiglio comunale, delinea l’intervento di riduzione della Tari: «Se il gettito sulla parte imprese della tariffa sui rifiuti è di circa 11,5 milioni, Palazzo Merlato ne metterà più di 5 per aiutare le aziende. L’esenzione sulla Tosap invece giungerà, ma dal Governo».
In una situazione di difficoltà economica per le imprese dovuta agli effetti dell’epidemia da Covid-19, il Comune ha così deciso di effettuare un intervento straordinario di aiuto alle imprese e «a prescindere da un possibile e auspicato futuro intervento nazionale che destini ai bilanci dei Comuni risorse dedicate all’abbattimento delle tariffe dei rifiuti» De Pascale delinea così una misura «dall’impatto fortissimo a favore del tessuto produttivo e commerciale, possibile grazie alla solidità del bilancio comunale e che non pregiudica il piano investimenti, altrettanto importante per il rilancio dell’economia».
E se a breve si aprirà il dibattito in Consiglio – dove l’assestamento di bilancio dovrebbe passare entro luglio contendendo questo provvedimento – la modalità di declinazione dell’esenzione Tari sarà decisa assieme alle associazioni di categoria: «Con le rappresentanze delle imprese vogliamo condividere la migliore distribuzione di tali aiuti, che sono da vedersi come un contributo a fondo perduto all’imprenditoria in questa fase eccezionale, in modo da destinarle alle categorie più colpite dal periodo di lockdown e dalle misure di distanziamento sociale entrate in vigore sin dal mese di febbraio e ancora perduranti che, ad esempio, riducono fortemente le capienze dei locali. Possiamo pensare – approfondisce il ragionamento il sindaco – che alcuni tipi di aziende vedano ridimensionata l’imposta anche del 70 per cento. Altre imprese, che non sono state particolarmente toccate da questa crisi, potrebbero invece vedere appena limata la Tari 2020».
Tariffa che sarà comunque pagata, in un’unica soluzione, solo a dicembre anche per le utenze domestiche. Nell’annualità 2019 il gettito totale fu, fra utenze di privati cittadini e imprese, di circa 30 milioni. Per le aziende verrà quindi effettuato un unico invio della bolletta con l’importo dovuto per l’intero 2020, che conterrà già lo sconto applicato grazie al contributo comunale.
Per quanto riguarda le utenze domestiche, invece, non vi sarà alcun aumento rispetto allo scorso anno, «ma nel 2021 verrà messa in campo un’ulteriore importante operazione di restituzione solo per coloro che in questo periodo si sono trovati (e ancora si trovano) in difficoltà poiché hanno perso temporaneamente il lavoro o sono in cassa integrazione – conclude il sindaco –. Questo meccanismo affiancherà i bonus già previsti a livello nazionale per l’abbattimento di bollette di energia, gas e acqua per le persone indigenti e agli aiuti messi a disposizione dal nostro servizio sociale associato».

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