Dai Maneskin a Santana: lo stadio di Cesena pronto ad ospitare di nuovo i grandi concerti

«Cesena? A very exciting stadium». Jake Puleo viene da New York, ha 25 anni e un entusiasmo contagioso. Quando parla ha un ritmo incalzante a tempo di rock e dalle sue parole si capisce in fretta che da queste parti la musica sta cambiando, in tutti i sensi. E alla fine del campionato del Cesena, nell’estate 2023 l’Orogel Stadium Manuzzi inizierà un nuovo campionato, tuffandosi nella stagione dei concerti. Qualche nome in cantiere? Maneskin, Carlos Santana, Martin Garrix, Black Coffee e così via.

«Potenzialità incredibili»

Jake Puleo è il punto di riferimento di “Cesena Entertainment”, il nuovo progetto legato all’intrattenimento e ai grandi eventi allo stadio. Fin dal loro arrivo, gli azionisti di maggioranza del Cesena Fc Robert Lewis e John Aiello hanno manifestato il desiderio di fare vivere lo stadio oltre l’aspetto sportivo e la musica giocherà un ruolo importante: «Qui ci sono potenzialità incredibili - continua Puleo - Cesena è famosa per il calcio e può diventare un brand anche nella musica. C’è tutto per farlo. Ora ragioniamo passo dopo passo, ma ci sono tante idee legate a uno stadio bello e funzionale che può diventare un punto di forza anche in estate. Cesena Entertainment ha allacciato una collaborazione con Viva Events ( la company del gruppo Vivaticket che si occupa della gestione degli eventi, ndr) e Sony per portare artisti di livello mondiale qui all’Orogel Stadium. Noi contiamo di portare qui i Maneskin, certo, poi Carlos Santana, Martin Garrix, Black Coffee… Ce ne sarà per tutti i gusti, dal rock ai grandi deejay internazionali. Per la bellezza di questo stadio, non è possibile che l’ultimo concerto qui risalga al 2016 con Rockin’ 1000. Per quello che ho potuto vedere in questi primi giorni in Romagna, Cesena è dinamica, vivace e pronta per accogliere tante cose nuove e soprattutto belle. Ecco, noi abbiamo una gran voglia di farvi vedere delle belle cose». A proposito di Rockin’ 1000, durante la gara contro l’Imolese era stato avvistato al Manuzzi anche Fabio Zaffagnini, l’ideatore del maxi raduno rock nato a Cesena. Una presenza che va oltre al tifo per i colori bianconeri e che lascia presagire una possibile collaborazione futura.

Ventimila posti per i concerti

Ovviamente non è possibile pensare a maxi-concerti al Manuzzi, sia perché chi muove folle oceaniche tipo Coldplay o Vasco Rossi richiede impianti oltre i 50.000 posti, sia perché con la capienza dello stadio di Cesena non si potrebbero ammortizzare i costi. Il Manuzzi in versione concerto avrà una capienza simile a quella delle partite di calcio, ovvero circa 20mila posti, di cui 4mila sul campo e il resto sugli spalti. «Cesena ha potenzialità incredibili a livello italiano e internazionale - insiste Puleo - innanzi tutto per la sua posizione a livello geografico e vicina al mare, con gli alberghi, i ristoranti, i servizi... Tutto un indotto che avrà grandi benefici dai concerti che animeranno l’estate. Sto imparando a conoscere lo stadio come un contenitore di una grande passione legata al calcio e alla squadra della città, ma lo stadio è anche una risorsa che è giusto valorizzare in estate, a tempo di musica. I proprietari del Cesena hanno grandi ambizioni e vogliono riportare il club in alto. Il compito di “Cesena Entertainment” invece è di regalare grandi emozioni al pubblico di Cesena ed a tutti gli appassionati di musica». Per ritrovare Cesena protagonista a livello internazionale della musica comunque la si guardi serve scavare nel passato. Per i numeri di spettatori non di enormi dimensioni occorre affacciarsi agli anni ‘90 quando il Vidia Club per tanto tempo è stato catalizzatore della musica indipendente portando a San Vittore mostri sacri (nascenti e non) dei palchi di tutto il mondo. Per i grandi numeri di spettatori legati allo stadio “La Fiorita” ed a volte anche all’antistadio che ora non esiste più, invece bisogna andare ben più indietro. Di 45 anni fa si ricorda un concerto di Adriano Celentano (1977, uscì persino un doppio vinile live registrato alla Fiorita), poi Dalla e De Gregori (1979), Renato Zero (1980), due date di Claudio Baglioni nei primi anni 80, un Franco Battiato del 1983. In ordine sparso, la memoria riporta ad Edoardo Bennato, poi i Kiss, addirittura Miguel Bosè, Joe Cocker. Poi il vuoto assoluto, fino al recente Rockin’ 1000 del 2016.

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