Libri: "Delitto in piattaforma" di Gino Marchitelli

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G ino Marchitelli, che ha lavorato a lungo come tecnico elettronico sulle piattaforme petrolifere – ex militante di Democrazia Proletaria, membro dei collettivi dell’associazione Libera, dell’Anpi di San Giuliano Milanese e del direttivo del circolo Arci “Ponti di memoria” che riunisce artisti, musicisti e narratori per la difesa della memoria della Resistenza – torna con un nuovo lavoro.

Dopo il successo ottenuto con il romanzo “L’assenza”, edito nel 2019 e incentrato sul delicato tema della violenza di genere, e l’uscita di “Campi fascisti” (Milano, 2020, JacaBook, pp. 219), saggio dedicato a una delle pagine più nere della storia italiana e vincitore del Premio Mario Luzi nella sezione saggistica, lo scrittore milanese (classe ’59) esce con Delitto in piattaforma .

Nel suo ultimo noir, Marchitelli pone al centro Marco Radelli, giovane tecnico milanese assunto negli anni Ottanta da una società petrolifera e mandato a lavorare su una piattaforma off-shore nel Mediterraneo, in acque nazionali.

Il protagonista scopre così una realtà complessa, fatta di uomini isolati da tutto e alle prese con un lavoro pericoloso, spazi angusti e turnazioni estenuanti, in un contesto dove rivalità, amicizie, invidie e ostilità si fondono e creano dinamiche difficilmente sondabili, che saturano il “non-luogo” collocato in mare aperto.

La situazione che vive Radelli è resa ancor più critica dal fatto che in gioco ci sono interessi economici enormi da parte di multinazionali che assumono i lavoratori con contratti precari che lasciano poco spazio ai diritti del singolo. Eletto delegato della piattaforma Camaleonte II e aiutato da un'organizzazione della sinistra extraparlamentare, il giovane tecnico inizia un percorso di attivismo personale, sindacale e militante teso a dimostrare l'illegittimità dei contratti di lavoro sottoscritti dalle stesse organizzazioni sindacali e gestiti dai potenti padroni del petrolio.

Quando, durante una tempesta notturna, dalla piattaforma scompare misteriosamente un collega e un misterioso individuo sbarca in incognito, sotto mentite spoglie, sulla piattaforma, il protagonista comprende la complessità della vicenda in cui si è trovato suo malgrado catapultato.

Attraverso una prosa ben cadenzata e dai ritmi ben congegnati, giocati sull’alternanza tra dialoghi serrati ed elementi drammatici, Marchitelli racconta una storia capace di abbracciare tematiche di ampio respiro, come il senso di appartenenza a una condizione comune, il concetto di coscienza di classe, la storia del movimento operaio del nostro Paese nel periodo reaganiano e thatcheriano, e le dinamiche insite nel liberismo più sfrenato.



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