Lezione di Pirro al Merlara di Savignano: «Non arrendersi mai»

È stato un pomeriggio molto particolare, quello che i minori accolti nella comunità Angelica Merlara di Savignano, hanno trascorso grazie a un ospite d’onore che si è presentato nel loro cortile: il pilota motociclistico e collaudatore della Ducati, Michele Pirro, accompagnato dal direttore del Misano Circuit Marco Simoncelli, Andrea Albani.

Pirro, originario di San Giovanni Rotondo e cesenate d’adozione, innamorato della Romagna, non solo rappresenta nel migliore dei modi le caratteristiche del lato buono dello sport ma ha anche una sensibilità molto profonda verso le tematiche sociali e la formazione dei giovani. Oltre alla sua attività sportiva infatti, si è impegnato nel progetto Mwc Square, nato pochi mesi fa al circuito di Misano, con l’intento di costruire, oltre a varie attività di tipo commerciale e di intrattenimento, anche una scuola di formazione legata alle moto. Michele Pirro, oltre alle doti sportive, ha dimostrato di avere una sensibilità molto spiccata per il sociale. Ha portato ai minori accolti dall’istituto Maestre Pie dell’Addolorata un racconto autentico della sua vita e delle sue fatiche per raggiungere risultati sportivi di livello e un monito: non arrendersi mai.

«L’esempio di giovani che oltre al successo condividono valori di vita sani – afferma suor Mirella Ricci, legale rappresentante dell’istituto Maestre Pie dell’Addolorata – sono molto utili nel percorso educativo dei nostri ragazzi. Michele ha portato, con umiltà e tanto amore, la sua esperienza. Ha esortato i ragazzi e le ragazze a impegnarsi nello studio, nella vita e nell’inseguire i propri sogni. Una giornata indimenticabile, dove anche loro hanno mostrato al campione ciò che sanno fare e che hanno imparato vivendo in comunità».

Il Misano Circuit già da tempo lavora per creare una rete e opportunità sul territorio che vanno oltre alle attività di gara e l’istituto Mestre Pie ha trovato nella sua dirigenza rappresentata dal manager Andrea Albani un interlocutore importante anche per progetti futuri.

Per Pirro «conoscere la realtà del Merlara, che tra l’altro si trova a pochi chilometri da casa mia, è stato molto bello. I ragazzi sono fantastici, ognuno seppur con le proprie fragilità ha qualcosa da dire e soprattutto da fare. Ho cercato di trasmettere loro un messaggio positivo e soprattutto l’importanza del far parte di una comunità che premia il coraggio, la voglia di fare e in qualche modo li può aiutare nel “riscatto” dopo un’esperienza di vita difficile. Insieme si va più lontano».

Pirro è stato letteralmente travolto da mille domande: come ci si sente ad andare ai 360 all’ora? Posso fare il meccanico? Anche le ragazze possono diventare pilota? Ti piace la pizza? E a proposito di pizza, i ragazzi più grandi si sono trasformati in pizzaioli per la cena. Così tra autografi, risate e il momento dell'inconfondibile rombo della Ducati Scrambler ascoltata in religioso silenzio e ammirazione, il pomeriggio in un attimo è volato e si è chiuso con un appuntamento per il 31 agosto con visita guidata all’autodromo e ai test del Moto GP.

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