Les Étoiles chiude la 30ma edizione del Ravenna festival

RAVENNA. Si chiude in danza la 30ª edizione di Ravenna festival.
Quella che va in scena stasera alle 21.30 al Pala De André è la danza delle stelle, la più amata dai ballettomani e dalle allieve che sognano “la ballerina”. È la danza di Les Étoiles, ensemble internazionale riunito dall’appassionato impresario Daniele Cipriani scegliendo punte dai corpi di ballo di autorevoli compagnie del mondo per «un magnifico mosaico in movimento». Sono undici danzatori che promettono un gala stellare, basato sul repertorio ma con sorprese anche nel contemporaneo. Passi a due e soli, salti e virtuosismi, ma anche stili differenti di scuole e compagnie.
Andando a scoprire le singole stelle, spiccano due nomi emergenti di grande bellezza. Sono la russa Alena Kovaleva e l’italiano Jacopo Tissi, primo a entrare al Bolshoi di Mosca (nel dicembre scorso è stato applaudito al Galli di Rimini in coppia con Svetlana Zakharova). Kovaleva, per la quale molti critici hanno espresso elogi oltremisura, scuola Vaganova prima, compagnia del Bolshoi da tre anni, ha debuttato in coppia con Tissi in “Jewels” e nel “Lago dei cigni”. «È un piacere ballare e provare con Jacopo, ha dichiarato Alena. È una persona positiva, calorosa, disponibile. Quando sono stanca mi sostiene e mi dà la carica». Stasera in apertura i due si ammirano proprio nel passo a due di “Diamonds”, luccicante neoclassicismo tratto da “Jewels” di Balanchine, e nel “Grand pas classique” di Gsovsky.
Dall’Opéra di Parigi arrivano invece Hugo Marchand e Dorothée Gilbert; per loro il passo a due tratto da “Esmeralda” di Petipa e Perrot, basato sul romanzo “Notre Dame de Paris” di Victor Hugo. Sarà interessante seguirli anche in una coreografia contemporanea creata dal lanciatissimo Benjamin Millepied (sposato con Natalie Portman, di cui ha curato le coreografie nel film “Il cigno nero”). I due ballerini danzano “Amoveo”, fluida composizione minimalista su musica di Philip Glass.
A catturare gli occhi, sarà lo charme magnetico di Sergio Bernal, corpo statuario, primo ballerino del Balletto Nazionale di Spagna; combina interpretazioni di plasticità e di eleganza insieme al calore del baile flamenco. Doti visibili nell’assolo “Zapateado de Sarasate” su coreografie di Antonio Ruiz Soler. Addirittura stupefacente si annuncia l’assolo “Il cigno” che rivisita il ruolo in chiave maschile. Il cigno nero Odile ha invece l’interpretazione di Anna Tsygankova, pronta a esaltare con i suoi trentadue fouettées. Il principe è Constantine Allen, di origini hawaiane.
Dalla Corea del Sud arriva Gyu Choi, grande virtuosismo in “Le fiamme di Parigi” con l’italiana Rebecca Storani, in forza nel Balletto Nazionale Olandese.
Gran finale con l’immancabile “Don Chisciotte” e il pas de deux affidato a Tatiana Melnik dalla salda tecnica, e al talento del kazako Bakhtiyar Adamzhan. Per una festa degli occhi e di passione. Info: 054 249244

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