Legambiente ER: 4 proposte di legge su acqua, energia, rifiuto e consumo di suolo

Ravenna

Legambiente e la Rete emergenza climatica e ambientale dell'Emilia-Romagna presentano quattro proposte di legge regionale per una svolta rispettivamente su acqua, energia, rifiuto e consumo di suolo. Le due realtà ambientaliste si sono date l'obiettivo di raccogliere nei prossimi sei mesi più delle 5.000 firme necessarie perché le leggi di iniziativa popolare approdino all'Assemblea legislativa regionale. Si comincerà già da questo fine settimana, con i primi banchetti organizzati nelle città di Ferrara, Ravenna, Piacenza, Modena. Le scelte che sta compiendo la Regione sui temi ambientali, sostiene Reca, "vanno in un'altra direzione rispetto a quanto da noi indicato e vanno quindi modificate. Nonostante i propositi contenuti nel Patto per il lavoro e il clima definito alla fine del 2020, infatti, le politiche regionali sono orientate da una logica per cui l'importante è che ci sia una forte crescita quantitativa del Pil, senza verificare cosa ciò comporti per il benessere dei cittadini e per la salvaguardia delle risorse naturali ed ambientali".


In pratica "si continua a pensare allo sviluppo fondato sulle grandi opere, a partire da quelle autostradali, riproponendo un modello di mobilità basato sui veicoli privati e ignorando ciò che questa scelta comporta in termini di consumo di suolo. Infine, si prosegue con le privatizzazioni di servizi pubblici, come quello idrico e della gestione dei rifiuti, che garantiscono la gestione di beni comuni fondamentali e si ripropone un'idea di produzione e distribuzione centralizzata e verticistica dell'energia, che ha come conseguenza quella di privilegiare le fonti fossili rispetto a quelle rinnovabili". Le quattro proposte di legge, sottolinea Legambiente, "intendono proporre una discussione a tutta la società e la politica regionale affinché si arrivi ad un reale cambio di passo: la crisi ecologica, economica e sociale è ormai da tempo sotto gli occhi di tutti".
"Abbiamo scelto uno strumento, quello delle proposte di legge di iniziativa popolare- ricorda ancora l'associazione ambientalista- che parte dal coinvolgimento delle persone e che costituisce un esercizio importante di democrazia: solo attraverso la partecipazione dei cittadini si possono invertire le tendenze in corso e produrre scelte positive per la società regionale".

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