Legacoop: “Occupazione in crescita del 34% ma preoccupa l’aumento dei tassi di interesse”

Il 34% delle cooperative ha aumentato l’occupazione (era il 26% nel 2021) e sale anche la percentuale di quelle che chiudono in utile, raggiungendo l’83% (+4%) del campione. La situazione riferita alla liquidità si conserva “buona” per il 58% delle associate, ma passa dal 5% all’8% chi la ritiene “cattiva”. E cresce anche, del 23%, il numero di coop che incrementa il valore della produzione, a quota 76%, mentre per il 12% rimane stabile (era il 38%) e per il 12% diminuisce (+3%).
Sono i numeri dell’indagine dell’area studi di Legacoop nazionale e Ipsos sulle cooperative emiliano-romagnole associate, che fra l’altro collocano gli indicatori principali (occupazione, domanda e crescita complessiva) in area positiva per l’80% del campione.
Tenendo conto anche delle indicazioni di Prometeia, il presidente di Legacoop Emilia-Romagna Daniele Montroni intravede un “atterraggio morbido dell’economia, nonostante gli shock energetici, geopolitici e ambientali che hanno caratterizzato e stanno caratterizzando questo periodo stretto tra la guerra della Russia all’Ucraina e l’alluvione che ha colpito il nostro territorio regionale”. Il cooperatore aggiunge che “un ruolo fondamentale per sostenere l’economia lo avrà l’attuazione del Pnrr: non va infatti trascurato che la crescita del pil, che nella nostra regione è valutata all’1,8% su base annua, è stata in gran parte trainata dal Superbonus e dal comparto delle costruzioni”. Bisogna ora, quindi, “spendere e bene le risorse del Pnrr, oltre a quelle derivanti dai Fondi strutturali europei”, raccomanda Montroni. Le cooperative aderenti a Legacoop in Emilia-Romagna sono 1.121, lo 0,3% di tutte le imprese della regione. Nel 2022 hanno fatturato quasi 32 miliardi di euro, in crescita del 6% “sul 2017”, il 9,76% del prodotto totale delle imprese emiliano-romagnole. Diventano 56,6 miliardi se si considerano anche le performance delle controllate e partecipate dalle cooperative, coprendo così una quota del 17,6% del totale del fatturato dell’Emilia-Romagna. Pur costituendo lo 0,3% del totale delle imprese emiliano-romagnole, “le aderenti a Legacoop- conferma il presidente regionale- sviluppano quasi un quinto del fatturato complessivo della regione, garantiscono lavoro all’8,7% delle addette e degli addetti”, l’11% considerando controllate e partecipate. Come evidenzia poi la direttrice di Legacoop Emilia-Romagna, Barbara Lepri, “sul futuro pesano diversi fattori, a partire da quelli geopolitici, dalla guerra tra Russia e Ucraina e dal ruolo che vorrà giocare la Cina. Il nostro debito pubblico non consente molti margini di manovra, ad esempio sulla leva fiscale, e c’è il rischio di vedere una ulteriore riduzione degli investimenti sul welfare, sulla sanità e sull’istruzione”.
Un freno agli investimenti, necessari per affrontare le sfide della transizione digitale e ambientale, arriva fatalmente “anche dall’aumento dei tassi”. Conclude Montroni: “Le insidie sono tante. Tra queste va valutata con moltissima attenzione la situazione demografica. Dal rapporto sull’economia dell’Emilia-Romagna presentato recentemente da Banca d’Italia, è emerso che fra il 2007 e il 2019 l’occupazione in Emilia-Romagna è aumentata del 5,6% e l’incremento è interamente riconducibile alla componente straniera, mentre il contributo di quella italiana- ricorda il cooperatore- è risultato negativo”.

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