«Possiamo e dobbiamo ragionare in grande, maturare la consapevolezza di rappresentare davvero un punto focale dei collegamenti fra est e nord Europa». A dirlo è Simona Benedetti, coordinatrice di Legacoop Romagna per la provincia di Forlì-Cesena. «Hanno un peso ed una storia, a Forlì, le imprese di trasporti e logistica – afferma –, un settore che ha trainato lo sviluppo dell’intero comparto dei servizi e che oggi ce la sta mettendo tutta per resistere a difficoltà sempre più impegnative. Fra queste, il rialzo del costo dei carburanti e dell’energia, che è una criticità relativamente recente, ma anche l’illegalità, la concorrenza sleale e il dumping contrattuale che, invece, sono problemi più strutturali di questo comparto e da anni condizionano lo sviluppo delle imprese forlivesi virtuose». L’ultimo rapporto della Camera di commercio della Romagna parla di circa 2.000 imprese, delle quali oltre l’80% di trasporti e un 15% circa di logistica per lo più individuali. «Fra queste ci sono le cooperative e i consorzi che aderiscono a Legacoop Romagna, che sono fra le aziende più grandi e strutturate del sistema: 29 imprese per 1.700 soci tra persone fisiche e giuridiche, che occupano 2mila lavoratori e sviluppano un fatturato di 315 milioni. I dati del 2021 mostrano una crescita sull’anno precedente. «Aziende che hanno di fronte molte sfide e molte opportunità. Pensiamo innanzitutto – riflette Benedetti – alle potenzialità del lavoro per filiera, verso cui il settore è naturalmente vocato, che può rappresentare un bel volano per tutta l’economia locale. Soprattutto in un territorio come quello forlivese, in cui manifatturiero, agroalimentare e grande distribuzione organizzata hanno un peso rilevante e per i quali trasporti e logistica sono essenziali». Centrale è lo sviluppo delle infrastrutture e in questo senso sono «vere e proprie priorità per il forlivese» l’adeguamento della Ss 67 Tosco-Romagnola per il collegamento Pisa-Ravenna, la Ss 727 bis tangenziale di Forlì, la tanto citata via Emilia bis, solo per fare gli esempi più significativi. «Nel caso delle infrastrutture viarie il Pnrr è stata a nostro avviso un’occasione sprecata. Ne ha bisogno Forlì, ne ha bisogno la Romagna, che non può più aspettare interventi di adeguamento sulle sue arterie principali. E’ ambizioso pensare che possano bastare i fondi ministeriali ma per iniziare almeno a sbloccarli, serve sicuramente che il territorio continui a farsi sentire.»

Legacoop: Forlì può essere determinante per trasporti e logistica
