L’edizione 2020 di VinLugo è a rischio

Lugo

LUGO. Nessuna data per VinLugo, rapporti tesi tra Pro loco e Comune. «Analizzando la pessima considerazione che ostenta la Giunta nei nostri confronti – commenta il presidente dell’associazione, Cristiano Cavolini – ci vien da pensare che l’Amministrazione non abbia più necessità della nostra strategia organizzativa ed abbia in disegno di farci chiudere i battenti. Oltre ad ignorare ed a dilazionare le nostre richieste di nulla osta per gli eventi lo testimonia anche la riduzione del contributo annuale passato da 10mila euro ad appena un migliaio, tra l’altro non versato per il 2019. Non è possibile trattare in modo così umiliante i nostri volontari, sempre pronti in ogni occasione a promuovere e gestire eventi capaci di esaltare la città e il territorio».

Critiche e criticità

E a questo punto l’iniziativa sembra a rischio. «A settembre – prosegue Cavolini – sono state presentate al Comune le domande, dapprima congelate. A dicembre sono state proposte nuove date, dal 3 al 5 aprile, in quanto non c'era disponibilità del Pavaglione nel periodo tradizionale di VinLugo, quello a cavallo del 25 aprile già occupato da un’altra manifestazione. E’ stato poi richiesto un ulteriore progetto da presentare alla nuova cabina di regia, da cui la Pro loco è stata esclusa. E' stato chiesto a metà dicembre anche la presentazione di un progetto, inviato in pochissimi giorni. Siamo oggettivamente in ritardo perché è molto difficile realizzare un evento di tale portata in così poco tempo. Nonostante la crescita dell’evento, non c’è ancora una data certa per l’edizione 2020 della manifestazione dedicata all’enogastronomia».

I numeri

Primo di quattro importanti eventi nella Bassa Romagna in grado di esaltare le tipicità enogastronomiche insieme alla Festa dell’Ascensione a Solarolo, alla Festa dell’8 settembre a Fusignano e alla Sagra del Vino Tipico Romagnolo a Cotignola, VinLugo nel 2019 ha fatto registrare la partecipazione di 78 cantine con oltre 350 etichette superando le 30mila degustazioni e oltre 20mila presenze. «Eravamo e siamo animati dall’orgoglio per il successo di un’iniziativa che premia il lavoro a testa bassa dei tanti volontari, ma ora delusi ed affranti del trattamento riservatoci dall’Amministrazione comunale» conclude Cavolini.

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