Le shopper diventano valide alleate in Emilia Romagna per contrastare lo spreco di plastica

Ridurre l’inquinamento ambientale è quasi un dovere per lasciare in eredità alle generazioni future un pianeta vivibile ed in buona salute. Sconvolgimenti climatici, alluvioni, bombe d’acqua e tante altre catastrofi ambientali stanno mettendo il pianeta in ginocchio. Urge intervenire ora e l’Italia sta facendo la parte sua, infatti i numeri relativi al riciclaggio di materiali stanno migliorando in questi ultimi anni.

Tra le regioni più virtuose c’è l’Emilia Romagna che, con l’ausilio di cittadini, istituzioni ed aziende è riuscita a destinare il 71% dei rifiuti alla raccolta differenziata nel 2019, mentre il riciclo della materia è arrivato al 63%. I dati del 2020 non sono stati presi in considerazione in quanto poco veritieri a seguito della pandemia.

Un circolo virtuoso che la regione intende implementare ulteriormente, puntando soprattutto all’eliminazione della plastica. Abolire questo materiale è un obiettivo nell’agenda delle principali potenze mondiali, che stanno finalmente iniziando a capire quanto sia importante preservare il pianeta.

Perché la plastica è così dannosa?

Secondo un recente report del WWF nel mar Mediterraneo finiscono circa 570.000 tonnellate di plastica. Una cifra spaventosa che ha distrutto interi ecosistemi marini e determinato l’estinzione di diverse specie animali.

C’è poi da fare un’altra valutazione: i pesci che ingeriscono le microplastiche nei mari finiscono sulle nostre tavole, quindi viene messa in pericolo la nostra stessa salute. La plastica deve essere sostituita con materiali meno dannosi per l’ambiente, ma bisogna cambiare anche determinate abitudini per nulla virtuose.

L’utilizzo delle bottiglie in vetro, ad esempio, è sicuramente preferibile rispetto a quelle in plastica. Si stima che ogni giorno finiscono nel mare circa 33.000 bottiglie di plastica, quindi ridurre o eliminare questo materiale è il primo passo da fare per difendere l’ambiente.

Lo speso discorso vale per le buste di plastica, che inquinano e durano di meno. L’alternativa? Le shopper di carta, soluzioni efficaci che oltre alla praticità offrono tanti altri vantaggi.

Perché utilizzare shopper di carta?

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un vero e proprio boom delle shopper di carta in ambito commerciale, strumenti utilissimi sia per gli acquirenti che per i venditori. Diverse aziende hanno convertito la loro produzione, mentre altre l’hanno addirittura verticalizzata proprio sulle shopper di carta. Sono diversi i siti presenti sul web, come Mister Shopper, che propongono un’offerta estremamente ampia e variegata in grado di soddisfare ogni richiesta e necessità.

Le vecchie buste di plastica stanno gradualmente sparendo per fare spazio alle shopper di carta che, come accennato, assicurano vantaggi a tutti. I consumatori hanno a disposizione una shopper da utilizzare in ogni contesto: durante lo shopping, per la spesa o addirittura per le uscite serali. Alcuni modelli sono molto curati e pensati per completare anche outfit mondani ed informali.

I venditori, a loro volta, riescono a trasformare le shopper in veri strumenti di marketing. I modelli infatti possono essere personalizzati con i colori ed i loghi del brand, trasformandosi così in pubblicità in movimento.

Da un punto di vista economico i vantaggi sono immediatamente tangibili. Una shopper di carta dura molto di più ed è meno costosa rispetto ad un cartellone pubblicitario. Inoltre, venendo portata in giro dalle persone, raggiunge idealmente qualsiasi luogo: le metropolitane, i ristoranti, i centri commerciali, le zone turistiche ecc. Una pubblicità in continuo movimento e soprattutto a costo zero.

Dopo il boom delle shopper, la stessa carta è stata declinata per le varie esigenze. La carta sealing, una delle proposte più economiche, è la scelta ideale per chi ha un budget contenuto. La carta kraft è particolarmente resistente e risulta perfetta per trasportare oggetti più pesanti. La carta goffrata, in virtù del suo design estroso ed esteticamente accattivante, ha trovato ampia diffusione nei negozi di abbigliamento di fascia media-alta o nelle gioiellerie.

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