"Le Riminesi" al teatro degli Atti: cinque musiciste e Lia Celi

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Sarà un Teatro degli Atti gremito – questa sera alle 21 – a ospitare il nuovo concerto-spettacolo di Lia Celi  “Le Riminesi”, da un'idea di Massimo Roccaforte dell'associazione Interno4, con musiche di Laura Benvenuti, Darma, Cristina Di Pietro, Sara Jane Ghiotti e Chiara Raggi. Si tratta di dieci ritratti di donne, tra le più svariate, ma tutte collegate alla città di Rimini: anziché un viaggio nella storia al passato al presente, si effettuerà un percorso a ritroso, partendo dalle donne che sono in sala e dalle artiste che canteranno, addentrandosi poi in una macchina del tempo verso il passato. Si passerà attraverso vari profili di donne riminesi, o che hanno vissuto a Rimini una parte importante della loro vita, o addirittura hanno trovato la morte. Da figure più “mainstream” come Francesca da Rimini, a quelle il cui nome vediamo tutti i giorni sotto i nostri occhi senza domandarci chi fossero in vita: per esempio Olga Bondi, a cui è intitolata una targa vicino alla all’Arco d’Augusto, oppure la Vaccarina, strega bruciata in piazza Tre Martiri (allora Piazza del Mercato, alla fine del Cinquecento), il cui unico vero peccato, più che la stregoneria, era di essere povera ed emarginata. Donne non riminesi, come Gea della Garisenda, la grande soubrette di “Tripoli bel suol d’amore”, che scelse Rimini come luogo di ritiro della sua maturità, oppure Teodora Stivivi, la nobildonna trasgressiva e amante del pittore Guido Cagnacci, in un tempo in cui le donne all’interno di famiglie aristocratiche erano solo pedine matrimoniali patrimoniali. Si arriverà persino alla prima riminese attestata nella letteratura, una delle streghe che il poeta Orazio menziona in uno dei suoi Epodi, Folia Ariminensis. «Questo spettacolo nasce dal libro La Riminese di Piero Meldini (Interno4 editore, ndr), ma in un primo tempo doveva essere basato su una galleria di personaggi riminesi, veri e letterari», commenta Lia Celi, co-autrice dei testi che verranno recitati sul palcoscenico. «Però a me non piaceva questo approccio: “la riminese” è come creare una categoria, una tendenza molto maschile. Ho preferito declinare questa serata come una pluralità di soggetti e di figure, le donne riminesi sono uniche e nello stesso tempo molteplici. Sono veramente delle storie incantevoli, che non hanno nulla invidiare a quelle raccontate da Meldini, e rendono noi riminesi del 2022 fiere delle nostre progenitrici e anche, insomma, emozionate nel calcare le strade che loro che loro hanno percorso. E magari le loro storie ci potranno dare la spinta per compiere quel pezzo di strada che loro non hanno potuto fare, che forse oggi c’è la possibilità di completare». Biglietto unico 10 euro Ultimi tagliandi all’edicola Sant’Agostino di via Cairoli a Rimini Info: 333 3717088

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