Le discoteche vedono nero: "Devono darci una data per l'apertura"

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Le discoteche rimangono a bocca asciutta: nel nuovo decreto manca ancora la data della riapertura. È una chiusura che va avanti da mesi, coi locali al chiuso fermi da febbraio 2020 e quelli all’aperto che hanno potuto lavorare solo la scorsa estate fino a Ferragosto. Quali sono le difficoltà del settore lo spiega Enrico Galli, gestore dell’Altromondo studios e del Cocoricò di Riccione, la cui inaugurazione era stata fissata per la Pasqua 2020.

Galli, si aspettava qualcosa di diverso dal nuovo decreto?

«Personalmente, non mi aspetto ormai più nulla. Non siamo considerati. Non lavoriamo dalla fine del febbraio 2020. Capisco l’emergenza sanitaria, ma penso che si possa trovare un piccolo spazio per ragionare. Ballare e divertirsi capisco non siano una priorità, ma dietro a quei balli ci sono famiglie che devono arrivare a fine mese, che magari hanno bambini a casa. Lavorare per loro è una priorità».

 

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