L’e-commerce sostenibile che promuove le aziende italiane

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Parte da Rimini una sfida in grado di aiutare, in piena pandemia Covid, i produttori di vino più attenti alla sostenibilità. L’iniziativa si chiama “Che Vino!” ed è il frutto di una start up nata per raccontare la cultura del vino e la conoscenza dei territori promuovendo anche la responsabilità sociale.

Si tratta di un progetto di e-commerce che, a partire dalla vendita on line di vini unici e selezionati, promuove le aziende italiane impegnate in progetti di solidarietà.

L’idea è venuta a Giuseppe Trisciuoglio, appassionato ed esperto di beverage, dalla sua compagna, la travel blogger Federica Piersimoni, e dal padre, Elio Maria Piersimoni, con competenze e esperienze nel food.

Federica, laureata in Scienze della Comunicazione e con un Master in Comunicazione, Management e Nuovi Media, in “Che Vino!” cura il marketing e la comunicazione.

Il progetto è nato da una sfida: raccontare i prodotti vitivinicoli italiani di piccoli e medi produttori.

«Quando ho conosciuto Giuseppe, abbiamo continuato a viaggiare per il mondo, abbiamo partecipato a tantissime degustazioni di vino con piatti tipici locali che ci hanno convinto a scoprire non solo quei sapori, ma anche i nostri, troppo spesso dimenticati», spiega Federica.

«In Emilia-Romagna mi sono innamorata della Rebola, un vitigno autoctono riminese riscoperto dai produttori negli ultimi 10 anni anche se viene prodotto a Rimini già dal quindicesimo secolo – aggiunge - Una riscoperta che si deve a Davide Bigucci, proprietario di Podere Vecciano, che ha riportato in auge questo vitigno che era stato espiantato a favore di altri vitigni più produttivi». Che Vino! va oltre il servizio di delivery. La selezione vinicola unica, la sensibilità per il territorio, l’attenzione alla sostenibilità nel packaging e all’economia circolare del bene sono i valori che “Che Vino!” vuole raccontare. La prima sfida nella quale Federica è impegnata è proprio la ricerca nel territorio italiano di vignaioli che producono vino di qualità e che sono ancora poco conosciuti. La seconda, è coltivare l’economia circolare del bene: il servizio “Che Box!” è un abbonamento che ogni mese invia agli iscritti, a sorpresa, tre bottiglie di vino di un produttore unico e, insieme, un prodotto che ‘fa bene’. L’oggetto che tutti i mesi viene selezionato è realizzato da un’azienda italiana impegnata in azioni di solidarietà o beneficenza.

«Il mio sogno è che possa partire una catena di buone azioni che possa spingere chi ricevere a compiere un’altra azione solidale» spiega Federica. Il packaging di tutte le confezioni è 100% sostenibile e ogni bottiglia viene spedita con un sistema brevettato, NakPack, in cartone riciclabile. «Sappiamo che quando si riceve un pacco, questo dura il tempo di essere scartato – conclude la food blogger - Ci teniamo che il nostro packaging sia sostenibile in tutto e che possa essere riciclato tra carta e cartone, plastica o vetro. Questo ovviamente non deve andare a discapito della sicurezza delle spedizioni che sono gestite affinché il vino venga preservato in ogni trasporto e assicurato in ogni suo viaggio».

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