Lavoro irregolare, multa al Nizza. Il Comune chiude Villa Linda

Riccione

La bastonata annunciata è arrivata. Ma l’hotel Nizza di viale D’Annunzio non ha fatto una piega. Marco Macellari, titolare della struttura, fa sapere che «la sospensione della licenza è già stata revocata» avendo «regolarizzato subito la posizione contributiva dei due dipendenti che mi era stata contestata».

Per questo motivo l’hotel è regolarmente aperto». Per non “sgomberare” l’albergo come già avvenuto nelle scorse settimane, ha infatti subito saldato il conto da quasi 12.000 euro presentato dai carabinieri del Nucleo ispettorato del Lavoro di Rimini. Conto presentato dopo l’ispezione di lunedì fatta unitamente ai colleghi del Nas di Bologna, dell’Arma e della Polizia locale di Riccione. I militari del Nil, in particolare, hanno sanzionato le irregolarità contrattuali e lavorative di due dipendenti: 9.000 euro per l’occupazione di lavoratori in nero e in grigio nonché 2.466 euro per aver fatto svolgere attività lavorativa con orario superiore alle 48 ore settimanali senza turno di riposo e per aver corrisposto retribuzione in contanti, non permettendo così la loro tracciabilità.

Sigilli comunali

Non potrà invece continuare la propria attività per la revoca di esercizio per “violazioni di norme urbanistiche” il Villa Linda, altro hotel di viale D'Annunzio. Ieri mattina l'ufficio Suap del Comune di Riccione ha notificato al titolare della struttura, 42 camere e 57 posti letto, che entro il 13 agosto dovrà essere sgomberata. «Non sussistevano più i requisiti minimi per svolgere l'attività in sicurezza - spiega l'assessore alle Attività Produttive e alla Sicurezza, Elena Raffaelli -. È doveroso da parte dell'Amministrazione intervenire in certe circostanze con la revoca della licenza. I carabinieri di Riccione, ai quali vanno i ringraziamenti di tutta la giunta del Comune e della sindaca Renata Tosi, hanno dovuto provvedere a sanzionare e chiudere un albergo. Anche l'Amministrazione ha dovuto prendere un simile provvedimento. È chiaro che Riccione non è disposta ad abbassare la guardia e non smetterà mai di difendere gli operatori che lavorano con serietà seguendo le regole da quelli che invece non lo fanno. Il comune di Riccione ha messo in campo, già fin dalla primavera tutto ciò che poteva fare per garantire la massima qualità e la massima serietà ai nostri operatori».

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