Lavoro e trasporti in Emilia-Romagna: sale la domanda, ma non si trova il personale

Cesena

Una ripresa economica attestata dai dati, quegli stessi dati che però segnalano tensione sui fattori produttivi delle imprese. Scarsità di materie prime con conseguente aumento dei costi di acquisto delle commodities, mentre, contemporaneamente, il lavoro, soprattutto quello qualificato e specializzato, risulta più difficile da reperire, coinvolgendo in particolar modo le Mpi che sono protagoniste nel rilancio dell’occupazione.

“I dati del Centro studi di Confartigianato Emilia Romagna ci segnalano che il problema occupazionale investe anche i settori di trasporto e logistica per i quali gli indicatori di mobilità e di attività produttiva registrano un marcato recupero – afferma Davide Servadei, presidente regionale di Confartigianato -. Da tempo stiamo segnalando che questi problemi rischiamo di frenare la ripresa. Ed è paradossale che in un momento in cui le imprese potrebbero assumere, non si riesca a trovare personale qualificato. Sono convinto che occorra quanto prima aprire dei tavoli di confronto in ogni livello istituzionale per affrontare tali questioni, perché con l’arrivo delle risorse del Pnrr il rischio è di non riuscire a fare partire i tanti investimenti previsti”.

Nei primi otto mesi del 2021 le vendite al dettaglio a livello nazionale hanno recuperato i livelli pre Covid-19, mentre sale la domanda di servizi di spedizioni indotta dal boom dell’e-commerce.

A fronte di queste dinamiche cresce la domanda di lavoro delle imprese di autotrasporto, che in Emilia-Romagna sono 8.932 di cui il 73,9% artigiane, pari a 6.600 unità. Non appare però agevole la copertura delle posizioni lavorative: le imprese segnalano che il 45,1% delle posizioni sono di difficile copertura, in parte per la mancanza di candidati, in parte per la loro preparazione inadeguata.

Nel dettaglio della specifica categoria professionale dei conduttori di mezzi pesanti e camion, gli ultimi dati disponibili a livello regionale si riferiscono al 2020. Le posizioni di autista di camion difficili da reperire rappresentano il 53,2% della domanda prevista in Emilia Romagna, superiore al 44,7% nazionale e quinto valore dopo Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Toscana. Poco conforta se la stessa problematica si stia avvertendo in tutta l’Unione europea.

A livello nazionale Confartigianato Trasporti chiede la costituzione di un tavolo interministeriale Trasporti, Interni, Lavoro e Sviluppo economico con le principali rappresentanze di categoria, in cui si analizzino le diverse concause e si adottino gli adeguati provvedimenti governativi rendendo attraente per giovani, disoccupati ed inoccupati una professione sostanzialmente disprezzata nonostante il ruolo essenziale e strategico per l’economia. Senza correttivi il rischio reale è quello di provocare un blocco alle attività economiche con conseguente mancato approvvigionamento dei beni di prima necessità e generi alimentari indispensabili per la vita quotidiana

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