Lavoro, boom di dolci e gelati, "ma manca personale qualificato"

Cesena

Gelato, caffè, ristorazione, panettone artigianale. Ma anche un appello per la mancanza di personale qualificato.

Tanta gente anche ieri ha affollato il Sigep, il Salone internazionale dedicato a gelateria, pasticceria, pane e caffè.

La Fipe ha lanciato il suo grido d’allarme per la mancanza di personale qualificato, un dato «senza precedenti per il settore della ristorazione, che cerca di ricostruire il suo capitale umano». Il confronto tra gli addetti della ristorazione nel 2022 sul dato del 2019, dice che sono 243 mila le risorse uscite dal mondo del lavoro, solo 50mila i nuovi occupati. Formazione dedicata agli studenti e ai giovani, sistemi di reclutamento personalizzato per incrociare domanda e offerta sono le idee per attivare un’azione di recupero quanto mai necessaria.

Si è parlato anche di pane con Antonio Pacella, specialista in Scienze dell’Alimentazione, il cui consumo è crollato a soli 75-80 grammi giornalieri rispetto al quasi mezzo chilo degli anni Cinquanta. In Italia più di 8 milioni di persone credono di essere celiache, ma in realtà solo 350mila sono quelli registrati dai medici competenti. Una vera e propria «carbofobia» che va scongiurata».

Il siciliano Leandro Faraci, della Gelateria pasticceria Geba di Enna, ha vinto la categoria pasticceria del Sigep Gelato d’Oro. Faraci, assieme al gelatiere che vincerà la selezione di categoria mercoledì 16 marzo, sempre nell’ambito di Sigep Gelato d’Oro, competerà nella prima edizione della Gelato European Cup, dove saranno scelti i team nazionali europei che saranno ammessi alla finale mondiale in programma nel 2024 al Sigep Gelato World Cup.

In vetrina anche il panettone dove i volumi artigianali crescono più di quelli industriali con una produzione da 27 mila tonnellate per un mercato che sfiora i 217 milioni, per una vera e propria metamorfosi del dolce re del Natale. Infine il “Gelato della pace” per il quale batte il cuore d’Ucraina. Un gelato, ideato dai maestri dell’Associazione Italiana Gelatieri, per manifestare vicinanza al popolo ucraino e portare in Italia un po’ di tradizione dolciaria. La ricetta studiata e preparata da Vincenzo Pennestrì e Claudio Pica ha le sue radici nella ricetta di un dolce ucraino, il Sochniki: gusto a base di latte e ricotta, poi arancia e un po’ di pistacchio italiano. Da ieri la ricetta è a disposizione di tutti i gelatieri italiani che lo vogliano aggiungere alla loro offerta artigianale.


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