L'assessora Petitti e l'ex ministro Orlando alla festa del Pd a Rimini

Rimini

Tanta partecipazione domenica 14 luglio, al Parco Ausa di Rimini, per il dibattito sulla democrazia e le nuove sfide del centrosinistra tra il vicesegretario nazionale del Partito Democratico Andrea Orlando e l’assessora regionale e membra della Direzionale Nazionale Emma Petitti, in occasione della Festa dell’Unità. 
Globalizzazione, elezioni regionali, primarie, Europa: sono tanti i temi toccati nel corso del confronto, moderato dal giornalista Pietro Caruso,
nel quale non è mancata un’attenta riflessione, fatta di analisi e autocritica, sull’azione e sul ruolo del Partito Democratico.

L’ex ministro dell’Ambiente e della Giustizia Orlando durante il suo 
intervento si è focalizzato in particolare sull’importanza del dialogo, 
del dibattitto, in un’epoca in cui le situazioni di confronto si fanno sempre più rare. “Siamo in una società nella quale la gente parla ma ascolta poco. Questo perché i luoghi in cui si formava l’opinione pubblica sono progressivamente venuti meno. Ecco perché vanno costruiti dei partiti moderni, dove la gente possa tornare a farsi delle idee – ha dichiarato Orlando -. Così si rigenera la democrazia, con la partecipazione. Non c’è un’altra strada. Ecco perché è più che mai importante costruire un partito che offra occasioni di confronto come quella di questa sera, dove le persone possano dialogare e rimettere in discussione le proprie convinzioni. La sfida che hanno l’assessora Petitti e i membri della Commissione che dovrà rivedere lo Statuto del PD è fondamentale, perché significa lavorare per un partito in grado di svolgere questa funzione nell’epoca della rete, della destrutturazione dei corpi intermedi, della disintermediazione. Il percorso di ricostruzione parte proprio da qui”.

Tra i punti affrontati, la tenuta della Regione Emilia-Romagna in vista 
delle prossime elezioni. “Il voto regionale rappresenta senza dubbio la 
sfida delle sfide – ha detto l’assessora al bilancio Emma Petitti -. Il territorio emiliano-romagnolo ha oggettivamente risposto bene ai momenti più complicati e ha saputo garantire un sistema economico sociale efficiente e un’alta qualità dei servizi. In primis è importante definire ancora una volta l’agenda politica e credo che queste elezioni possano rappresentare una parte importante della ricostruzione su cui sta lavorando Zingaretti con tutta la Segreteria del partito. In Emilia- Romagna possiamo parlare di rapporto tra Stato, Regione ed Enti locali attraverso un’idea di coesione, condivisione e non divisione, come dimostra anche la nostra richiesta di Autonomia differenziata. Sarà un lavoro impegnativo, che partirà dal resoconto di una legislatura che ci ha permesso, anche attraverso il coinvolgimento attivo di parti economiche, sociali e istituzionali riunite nel Patto per il Lavoro, di mettere in campo provvedimenti fondamentali, tra cui il dimezzamento della disoccupazione e la capacità attrattiva per le piccole e medie imprese che hanno trovato qui la possibilità di radicarsi, creare lavoro e generare ricchezza”.

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