L’amico di Sonia: "L'assassino la seguiva e la minacciava"

Rimini

«Sono sconvolto, bisogna capire che è ora di dire “basta” alla violenza contro le donne. Ma lui, quello che l’ha uccisa, non era il suo ex fidanzato, non era niente per lei». Roberto Lepri, amico di Sonia, è scosso e sconcertato per la drammatica morte della 29enne riminese. Ha creato un gruppo Facebook in cui condividere ricordi e pensieri in memoria dell’amica. E qui, insieme alla foto e alle preghiere degli amici, anche altre persone sostengono la tesi che quello che ha alzato le mani contro di lei non fosse in realtà una persona con cui Sonia aveva condiviso parti importanti della propria vita. «Lui era stato un’avventura - racconta Roberto al Corriere Romagna - questa mattina (ieri mattina, ndr) ho parlato con la sua più grande amica e anche lei mi ha confermato che lui, Salvatore, non era certo il grande amore di Sonia». A dispetto della versione “ufficiale”, quella ricostruita finora dagli inquirenti, secondo gli amici riminesi di Sonia, Salvatore Carfora avrebbe avuto con la vittima una storia «non importante» per poi sviluppare per la giovane Di Maggio «una vera fissazione». «La minacciava, la seguiva - racconta ancora Lepri - e lei era andata in Puglia, dal nuovo ragazzo con cui stava da qualche mese, per rifarsi una vita, e invece ha trovato la morte». Profondamente scosso dal dolore per la morte di Sonia, Roberto non può fare a meno di lanciare un appello alla comunità. «Questo fatto, l’ennesimo terribile femminicidio - dice - mi porta a voler mandare un messaggio: capisco la gelosia, chi di noi non lo è stato, ma per arrivare ad ammazzare una ragazza devi essere una bestia. Lei era una ragazza così solare, così buona, e lui è la dimostrazione che bisogna essere sempre pronti a tutto, che non si sa mai chi si incontra».

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