La Vecchia pescheria diventa un dehor contro gli assembramenti

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I tavoli della Vecchia Pescheria possono essere apparecchiati e utilizzati dai pubblici esercizi. I nuovi “posti a sedere” sono stati autorizzati ieri mattina Prefettura in occasione di un Comitato per l’ordine e la sicurezza. Un “via libera” che mira a evitare i ben noti e frequenti assembramenti di giovani. Sedie, distanze, regole e orari renderanno più facile punire chi sgarra.

La nuova linea

Alla riunione in Prefettura ha partecipato anche Vincenzo Napoli, responsabile della Soprintendenza archeologica per la provincia di Rimini. Già alla vigilia aveva dimostrato grande disponibilità alle necessità dei pubblici esercizi. «La nostra linea è la tutela - spiegò con chiarezza - ma non siamo insensibili alle difficoltà che tutti stanno avendo in questo periodo».

La richiesta dei locali era univoca: potere utilizzare le storiche lastre di marmo della Vecchia Pescheria come tavoli apparecchiati e fare sedere i propri clienti. Un modo per evitare le consumazioni in piedi, senza alcun controllo e con elevatissimo (se non certo) rischio assembramento.

Il soprintendente, però, ha messo bene in chiaro che il rischio degrado non va a letto insieme al coprifuoco delle 22. In sintesi: i controlli sono necessari anche quando chiudono pub, bar e ristoranti.

Via libera

Si arriva quindi alla riunione di ieri mattina sotto la regia del prefetto Giuseppe Forlenza. Dal resoconto emerge il clima di collaborazione, tanto è vero che la Soprintendenza ha autorizzato l’utilizzo dei banconi della Vecchia Pescheria, nel senso che i pubblici esercizi potranno utilizzarli come “tavolini” apparecchiandoli e aggiungendo le sedie. Ovvio che dovranno essere rispettate tutte le limitazioni relative alla prevenzione sanitaria.

Ma non solo. Il soprintendente Vincenzo Napoli, fedele alla linea della collaborazione, ha rimarcato che, proprio perché gli imprenditori stanno attraversando un periodo di grande difficoltà economica, ha legato l’utilizzo dei banconi di marmo alla fine dell’emergenza sanitaria, quindi ai provvedimenti del governo.

Alla base del provvedimento, va detto, c’è la necessità di evitare che l’apertura dei locali poi dia il via al solito afflusso di giovani e avventori che non sapendo dove e come posizionarsi finiscono per ammassarsi. Stabilire invece fin da subito un numero di posti a sedere rende più facile il controllo. Controllo della Vecchia Pescheria e delle aree del centro, in particolare piazza Cavour, che non va certo in pensione.

Giusto ieri il prefetto Forlenza ha chiesto al governo più agenti in vista dell’estate. Nel frattempo il passaggio dalla zona gialla ad arancione ha fatto attivare specifici controlli sul rispetto degli orari e ovviamente la prevenzione sull’assembramento.

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