Giunto alla 4ª edizione, il festival Fu.Me. (acronimo di Future Memorie) del cesenate Michele Di Giacomo e Alchemico Tre, presentato ieri, si conferma una macchina creativa solida, in grado di poter progettare in continuità, avendo ottenuto dall’Amministrazione contributi per un triennio, con i quali percorrere un viaggio nel teatro contemporaneo che sboccia nel suo tempo. Quest’anno sceglie la natura e il suo mondo a modello, a partire dalla domanda, dice Di Giacomo: «È possibile costruire un rapporto nuovo tra esseri umani e natura, traendo anche spunto dalla recente tragedia dell’alluvione in Romagna?». Un quesito che spinge a intitolare il festival “Umana natura” quale contenitore di numerosi eventi.
Gli otto spettacoli che dal 19 al 23 luglio si sviluppano nel centro cesenate (chiostro di San Francesco, cortile delle Palme, ex chiesa Spirito Santo), e sulla prima collina di Lizzano (parco di Villa Silvia Carducci), si intrecciano in un comune dialogo attorno a un tema globale che coinvolge tutti. Altrettanto gli eventi, in prima e seconda serata, vogliono richiamare un pubblico “generalista” nel senso di tutte le età, pronto a condividere un divertimento collettivo che suggerisce idee creative per vivere meglio preservando la terra. Per questo le nuove generazioni under 30 sono le più attese e coccolate al festival.
Il cartellone di Fu. Me.
C’è tanto nelle 5 giornate cesenati del festival; apre il 19 luglio Nicola Galli (1990) lanciato danzatore performer con “Il mondo altrove: una storia notturna” dove un essere mascherato spazia in un mondo inesplorato. In serata arriva Franco Arminio stimato paesologo scrittore, poeta per un reading delicato e partecipato, traendo dal suo libro “Sacro minore”. Il 20 luglio alle 19 parte un tour in città originale e accattivante di e con la compagnia teatrale Nina’s drag Queens. È “Botanica queer, percorso nel lato drag della natura”. Performance itinerante, diventa pure una lezione di botanica sui tacchi, alla scoperta dell’essenza queer del mondo vegetale cittadino. Segue alle 21.40 a Villa Silvia “Una riga nera al piano di sopra” monologo dell’attrice Matilde Vigna prodotto da Ert. Racconta dell’alluvione del Polesine del 1950 a confronto con la tragedia della perdita delle cose care. L’attrice spiazza con ironia il pubblico intrecciando una storia d’amore personale, che la spinge a portare via tutto da quella casa dove l’amore è finito. Altro interessante spettacolo, venerdì 21 luglio, è “Mulinobianco. Back to the green future” di Babilonia Teatri, compagnia pop punk rock che «scrive drammaturgicamente come pensando a un concerto». Due ragazzini di 10 e 12 anni diventano piccoli oracoli per esprimere il loro punto di vista sul futuro del mondo, chiedendosi se “sarà possibile mangiare ancora merendine con conservanti».
Due i concerti nel sabato 22 luglio; apre alle 20.30 Clemente Guidi cantautore che vive a Bertinoro, poetico e romantico, finalista di X-Factor 16; segue il più esperto Colombre con l’album “Realismo magico in Adriatico”: «traendo da Jodorowsky, osserva il realismo magico nell’Adriatico». Il 23 luglio spazio alla performance “Inside me/ dialoghi fallimentari con la natura” dei bolognesi (S)blocco5. Interessante è “L’estinzione della razza umana” testo e regia del pluripremiato Emanuele Aldrovandi; immagina l’arrivo di un virus che trasforma le persone in tacchini. Completano la conferenza ambientalista di Andrea Fantini, Laboratori per giovani e adulti, dj set curati da Alex Monogawa, vendita all’asta benefica e altro ancora.
Info: www.alchemicotre.com