La tragedia della Concordia: giovedì un documentario su Rai2

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“Costa Concordia: Cronaca di un disastro”: giovedì su Rai Due arriva il documentario sulla tragedia in cui persero la vita Williams e la piccola Dayana, papà e figlia di Villa Verucchio. Il documentario, una coproduzione italo-tedesca Zeitsprung Produktion con Rai documentari e Sky studios, andrà in onda giovedì alle 21,20, a dieci anni dal naufragio, presentando al pubblico materiale d’archivio inedito e nuove interviste.

Quasi dieci anni fa, alle 21,45, la Concordia urtò uno scoglio davanti all’isola del Giglio: delle 4.229 persone a bordo, tra passeggeri ed equipaggio, 32 persero la vita. Tra questi anche Williams, 37 anni, e sua figlia Dayana, 5 anni, la vittima più giovane della tragedia. A morire furono 27 passeggeri e 5 membri dell’equipaggio, provenienti da Germania, Italia, Francia, Perù, Stati Uniti, Spagna, Ungheria e India. Tra i superstiti, figura invece la famiglia Brolli di Misano Adriatico, con i fratelli Vanessa, Federico e Omar che all’epoca erano appena adolescenti e che si stavano godendo una vacanza in famiglia.

L’inchino maledetto

Il documentario pone al centro la figura del comandante Francesco Schettino, che il 13 gennaio del 2012 diede al suo equipaggio l’ordine di fare il tradizionale “inchino” avvicinandosi alla costa dell’isola del Giglio, mentre la Costa Concordia viaggiava dal porto di Civitavecchia verso quello di Savona. Inchino che portò la nave a colpire la scogliera, creando una falla nello scafo che la portò ad affondare parzialmente; dopo lo scontro, infatti, la nave si adagiò sulla scogliera antistante al Giglio, dove rimase fino alla rimozione, avvenuta più di due anni più tardi. Della notte dell’incidente è diventato noto lo scambio tra Schettino, sceso dalla nave prima della fine delle procedure di sbarco, e l’allora capitano della Guardia costiera Gregorio De Falco, che ammonì Schettino con il suo «salga a bordo, cazzo!». Gregorio De Falco, tra i protagonisti del documentario, è attualmente senatore della Repubblica, Schettino è stato condannato a 16 anni per omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, naufragio e abbandono di nave.

La tragedia in tv

Il racconto in onda giovedì su Rai due ripercorre gli avvenimenti di quella notte, mettendo insieme testimonianze di passeggeri, equipaggio e abitanti dell’isola del Giglio e mescolando registrazioni originali, elementi di fiction e video amatoriali. Tra le testimonianze, oltre ai ricordi del capitano De Falco, figurano anche il racconto dei passeggeri Giuseppe Miccoli, che condusse a terra una delle scialuppe di salvataggio, Matthias Hanke e Marcel Zuhn, due passeggeri che cercarono due connazionali disperse, del vicesindaco del Giglio, Mario Pellegrini, che salì a bordo della nave per aiutare nei soccorsi, lasciandola solo all’alba del giorno dopo; poi ancora Francesco Verusio, procuratore che ha condotto il processo che ha visto come protagonista il capitano Francesco Schettino.

Il relitto della Concordia è rimasto sdraiato su un fianco nei pressi del Giglio fino al settembre del 2013, quando venne raddrizzato dopo complicatissime operazioni durate 17 ore; l’anno successivo è stata trascinata e infine smantellata al porto di Genova.

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